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«Nella notte mi dissero che c’era un lenzuolo bianco vicino all’ex ospedale, capii che Paolo aveva combinato un guaio. Lo videochiamai e rideva, era in compagnia di quei due ragazzi». Era da poco passata la mezzanotte del 31 maggio scorso, sotto il lenzuolo bianco c’era il cadavere del 38enne indiano Singh Nardev, ucciso