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«Sono una donna, sono una madre» non è solo l’urlo elettorale di una Giorgia Meloni in procinto di diventare la prima premier della storia repubblicana, ora tradotto nel reato universale di gestazione per altri. È la battaglia di tante militanti che, molto prima di lei, hanno posto la questione femminile, della maternità e della famiglia tradizionale al centro della lotta: unico antidoto «contro l’ideologia woke, la teoria gender, la cancel culture».