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È un mistero che ha dato origine a una miriade di libri, pièce teatrali e film (l’ultimo dei quali con Leonardo DiCaprio). E se ne continua a discutere ancora dopo più di tre secoli: chi era l’uomo che per oltre trent’anni fu rinchiuso in varie prigioni francesi, morendo alla Bastiglia il 19 novembre 1703? A controllarlo costantemente c’era il governatore Bénigne Dauvergne de Saint-Mars, che seguiva istruzioni che venivano da molto in alto.
Doveva restare un “segreto”, eppure già all’epoca ne parlavano tutti, anche a corte, come testimonia quella grafomane della principessa Palatina. Chi era allora l’illustre carcerato? Una spia che aveva tradito? Un ex ministro caduto in disgrazia? O forse un parente del re, magari il gemello, come suggerisce Dumas padre nel visconte di Bragelonne? Qualche documento storico c’è, anche se lacunoso. Ma una cosa sembra acclarata: la famosa maschera che portava era di velluto, non di ferro.