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Questo matrimonio s’ha da fare. Anche se lo scambio delle fedi e delle promesse d’amore sarà simbolico. Marta Fascina dirà sì a Silvio Berlusconi sabato prossimo. Il 19 marzo, giorno della festa del papà. Quanto alla presenza dei suoi cinque figli alla cerimonia-pranzo all’americana che si terrà a Villa Gernetto, va detto che quetse nozze annunciate – poi smentite – non sono condivise proprio da tutti. E’ in dubbio, infatti, la partecipazione di Pier Silvio, amministratore delegato della holding di famiglia Fininvest.
Le voci sono iniziate a circolare a febbraio. Berlusconi sposa Fascina, deputata forzista calabrese, dopo quattro anni di fidanzamento: 85 anni lui, 32 anni lei. Ma non saranno i loro 53 anni a frenare il desiderio di nozze, soprattutto della compagna del leader azzurro. Quando i rumors di un loro “vero” matrimonio un mese fa si sono fatti più insistenti è dovuto intervenire direttamente Berlusconi: “Il rapporto di amore, di stima e di rispetto che mi lega alla signora Marta Fascina è così profondo e solido che non c’è alcun bisogno di formalizzarlo con un matrimonio. Le indiscrezioni comparse sugli organi di stampa non rispondono dunque a verità”. Insomma, non proprio quello che vorrebbe sentire una promessa sposa. Così amareggiata, alla fine ha convinto il Cavaliere a cedere. Ed ecco così il matimonio simbolico di sabato prossimo.
Da Carla a Marta, l’epopea stralunata delle donne di Berlusconi che (forse) si risposa
di
Filippo Ceccarelli
Si conoscono ancora pochi dettagli, ma di sicuro sarà una cerimonia riservata. Massimo una sessantina di invitati, dai familiari di Fascina ai figli (forse non tutti) e nipoti di Berlusconi, dai fedelissimi Confalonieri, Letta e Galliani ad Antonio Tajani e Licia Ronzulli e i capigruppo Anna Maria Bernini e Paolo Barelli. Basta politici. A tavola non ci saranno gli alleati della coalizione di centrodestra (Meloni e Salvini, che stanno attraversando invece la loro crisi) e neanche i ministri azzurri (Brunetta, Gelmini e Carfagna).