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di Margherita Monfroni
Ridurre brufoli, punti neri e imperfezioni: è possibile grazie all’esfoliazione, un’operazione che consente di rimuovere le cellule morte della superficie cutanea. I principali metodi esfolianti sono il peeling e lo scrub, che agiscono in modo diverso: se lo scrub consente un’esfoliazione meccanica superficiale grazie ai microgranuli contenuti all’interno del composto, infatti, il peeling, prodotto dalla consistenza acquosa simile a un gel, sfrutta un’azione chimica, agendo più in profondità e stimolando la rigenerazione cellulare.
Il peeling chimico prevede l’applicazione, sulle aree di pelle da trattare (solitamente in corrispondenza di viso, collo o mani), di una soluzione che rimuove lo strato superficiale di pelle morta portando alla luce una pelle rigenerata, più liscia e meno segnata da macchie, rughe e imperfezioni.
I peeling possono dare bruciore, arrossamento, irritazione e desquamazione, tutti sintomi che si attenuano in genere velocemente.
A seconda dell’intensità dell’azione esfoliante, si distinguono tre tipi di peeling chimico:
– superficiale, in cui viene impiegato un acido dall’azione delicata, come l’alfa idrossiacido o gli acidi della frutta, utile a penetrare solamente lo strato superiore della pelle. Questo tipo di trattamento viene utilizzato per migliorare l’aspetto delle macchie chiare o della pelle ruvida, per rinfrescare viso, collo, décolleté o mani.
– medio, in cui si ricorre all’acido glicolico o all’acido tricloroacetico, per arrivare fino agli strati intermedi dell’epidermide. Il trattamento viene utilizzato per migliorare le macchie senili, le rughe, le lentiggini e per ottenere una decolorazione moderata della pelle. Può anche essere usato per levigare la pelle ruvida e trattare la cheratosi attinica.
– profondo, che prevede l’applicazione di acido tricloroacetico o fenolo per penetrare in profondità nello strato intermedio della pelle. Il trattamento rimuove rughe profonde, macchie senili, lentiggini e cicatrici superficiali. Se utilizzato sul volto, può essere eseguito solo una volta.
Ideale per il trattamento di cicatrici da acne, rughe sottili, macchie solari e rilassamento cutaneo, il peeling chimico non è raccomandato alle persone con infezioni, malattie della pelle attive, cute lesionata, ustioni solari o herpes. È inoltre controindicato nelle donne in gravidanza e qualora siano presenti psoriasi, eczema, dermatite o rosacea.
In qualsiasi caso, prima di sottoporsi ad un peeling chimico è indispensabile una valutazione dermatologica approfondita.
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