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VENEZIA – Come si fa quantificare un vuoto incolmabile? Come si può associare una cifra alla perdita di una persona, a chiedere a qualcuno di pagare un “prezzo” se un prezzo non potrà mai esistere? Sono le domande che si è dovuto porre con i suoi colleghi Stefano Tigani, l’avvocato di Gino Cecchettin, il papà di Giulia.