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La Corte Europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai legali di Sabrina Misseri e Cosima Serrano condannate all’ergastolo nel febbraio 2017 per la morte di Sarah Scazzi, la quindicenne uccisa il 26 agosto 2010 ad Avetrana, in provincia di Taranto.
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Il ricorso era stato presentato alla Corte Europea nell’aprile del 2018 e dopo oltre sei anni è arrivato il responso, atteso come l’ultimo appiglio giudiziario per ribaltare la sentenza di condanna.
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A rivelare in esclusiva la notizia nel corso della puntata di “Quarto Grado” in onda questa sera è stato il giornalista della redazione Giammarco Menga, fa sapere una nota della trasmissione.
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Le donne, rispettivamente cugina e zia della vittima, si sono sempre professate innocenti a differenza di Michele Misseri, lo zio di Sarah, che continua a dichiararsi colpevole e che è stato condannato a 8 anni di reclusione per soppressione di cadavere e inquinamento delle prove.
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Francesco Oliva
Dopo aver beneficiato di una riduzione detentiva di 696 giorni, l’uomo è stato scarcerato ed è tornato a vivere nella villetta di via Deledda, ad Avetrana, lo scorso febbraio.