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Salvi, almeno per ora, i posti di lavoro di 226 dipendenti del Fondaco dei Tedeschi di Venezia. La decisione è arrivata alla fine della riunione del tavolo tecnico relativo alle prospettive dello store del lusso e alla definizione di possibili soluzioni. Il primo passo è stato appunto la sospensione della procedura di licenziamento collettivo. L’incontro, coordinato dell’assessore al Lavoro Valeria Mantovan, ha visto la partecipazione istituzionale del Comune di Venezia e della Soprintendenza alle belle arti di Venezia. L’azienda Dfs, che gestisce il magazzino del lusso veneziano, era presente con i vertici nazionali ed europei. Per la proprietà dell’immobile, Regia di Sabrina Benetton, era presente l’amministratore unico di Dekus, società specializzata nella gestione immobiliare che ha la piena disponibilità del Fondaco. Hanno partecipato anche il gruppo LVMH e le organizzazioni sindacali.
L’incontro e la sospensione
“È stato sottolineato da più parti – rileva Mantovan – che il tempo è una variabile critica per la gestione di questo caso. DFS Italia, a metà novembre, aveva avviato, senza preavviso, la procedura di licenziamento collettivo per i 226 lavoratori del Fondaco dei Tedeschi. Ho quindi chiesto ed ottenuto dall’azienda, la disponibilità ad una sospensione dei termini previsti. Ora la costruzione dell’accordo con i sindacati potrà focalizzarsi su soluzioni da individuare quanto prima, con tutti i momenti di confronto necessari, ma senza la tagliola delle scadenze della procedura, che sarebbero intervenute nei giorni di Natale”.
Alla ricerca di nuovi investitori
“Il gruppo Dsf – ha aggiunto – ha confermato anche oggi l’intenzione di cessare l’attività non considerando più sostenibile il proprio modello di gestione dello store del lusso veneziano. Come Regione, abbiamo quindi invitato la proprietà dell’immobile ad avviare nuove interlocuzioni finalizzate al subentro di un nuovo soggetto con un differente modello di gestione. Queste interlocuzioni potranno interessare il gruppo Lvmh e altri potenziali subentranti ed essere facilitate dalla presenza degli attori istituzionali oggi presenti al tavolo: il Comune di Venezia e la Soprintendenza alle belle arti. In questo processo, che vedrà due ambiti di confronto paralleli e complementari, restiamo disponibili al supporto per la definizione degli accordi, anche tramite le nostre strutture tecniche regionali e gli strumenti di politica attiva del lavoro in essere”. Il prossimo incontro tra azienda e sindacati è previsto per il 17 dicembre