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“Un presidio di memoria, documentazione, denuncia pubblica e speranza”. Viene presentato così, da chi negli ultimi anni l’ha pensato, voluto, costruito e allestito, il nuovo Memoriale del crollo del Morandi, che oggi viene inaugurato a Genova sotto il nuovo ponte San Giorgio, proprio all’altezza del pilone del vecchio ponte collassato il 14 agosto 2018 nel letto del Polcevera.
La struttura avrà delle sale riservate alle famiglie delle 43 vittime, ci saranno alcune delle macerie del ponte (al momento ancora sotto sequestro) e la possibilità di rivivere in forma immersiva il minuto del crollo. Nell’ampia parte di documentazione sul disastro, la parte relativa al processo – ancora in corso – verrà continuamente aggiornata: “un modo – dice Stefano Boeri, l’architetto che ha guidato il team di studi e professionisti che hanno realizzato il Memoriale – per provare a guarire un Paese abituato a dimenticare anche le tragedie più gravi, da piazza Fontana al Morandi”.
Le prime foto del Memoriale per le vittime del Morandi
I nomi delle vittime, l’abbraccio fra l’architetto Stefano Boeri e Egle Possetti portavoce del Comitato dei parenti, ecco le foto dell’inaugurazione del Memoriale
« Abbiamo voluto mettere un punto fermo, e far definire con precisione cosa non si potrà mai dimenticare – anticipa Egle Possetti, la portavoce del comitato che riunisce i parenti delle 43 vittime del crollo del 2018 – il Memoriale avrà uno spazio riservato a noi, alle famiglie delle vittime, ma permetterà anche e soprattutto di raccontare quanto successo a chi lo visiterà.
La cerimonia
Egle Possetti al Memoriale Morandi: “Per noi parenti è stato doloroso entrare, ci siamo abbracciati”
Nasce da una nostra esigenza profonda, ma anche per diventare un luogo della città, che i genovesi possano sentire loro, dove portare le scuole e le associazioni. Un punto di riferimento per il futuro, per evitare ci siano nuovi ponti Morandi».
Le autorità
“Credo che sia un dovere e un onore essere qui oggi perché quei momenti tragici non vanno dimenticati, perché non si ripetano più. Ci furono omissioni e mancanza di cura per tanto tempo e in seguito il governo probabilmente sbagliò nel 2019 a rinnovare la convenzione in quel modo, senza cambiarne le caratteristiche, anche se è stata poi cambiata la proprietà”. Lo ha detto il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi a margine della cerimonia di inaugurazione.
“La tragedia aiuta a capire che la sottovalutazione dei rischi non può più essere ammessa. Temo che qualcuno si sia dimenticato. E’ stato detto che ricordare non basta: è vero, ma fa capire che servono modifiche per non ripetere queste tragedie” ha aggiunto Rixi.
“Il Memoriale non è solo per le vittime ma è un simbolo per tutto il Paese e l’Europa, lancia un messaggio sulla necessità di manutenzione, vigilanza e controllo”.
“Il governo ha dato un segnale con il testo di legge per le vittime delle tragedie delle infrastrutture approvato settimane fa. L’iter sarà completo alla Camera nei prossimi mesi. Sono stati fatti passi da gigante perchè la proposta era bloccata. Poi è stata condivisa con tutti”.