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ROMA — «Non siamo noi politici a guadagnare tanto, ma gli altri a guadagnare poco», sostiene da un divanetto del transatlantico Sandra Savino, sottosegretaria al Mef in quota Forza Italia, due legislature alle spalle da deputata, ma ora nella schiera dei non eletti con incarico di sottogoverno.
Sottosegretaria, che succede, vi aumentano o no lo stipendio?
«Da quanto so alla fine hanno creato solo un fondo per le spese di viaggio. E penso abbia senso. Fino ad ora infatti i voli me li sono pagati di tasca mia, essendo non eletta, anche solo per andare da lavoro a casa, a Trieste. Spesso per non spendere tanto, prenoto i viaggi con largo anticipo, con i carnet. Ma può succedere che prendo un biglietto a 150 euro, poi per un contrattempo devo fermarmi e partire con un giorno di ritardo… quindi devo rifare il biglietto. Altri 150 euro. Prenotando all’ultimo una tratta poi a volte devo spendere 400 euro. E non è che vado in giro per svago, è la tratta lavoro-casa».
Ma l’equiparazione degli stipendi a quelli dei ministri o sottosegretari eletti la condivideva o no?
«Forse quell’intervento non aveva molto senso, perché i due stipendi differiscono solo per le spese accessorie. Per esempio quelle dei rimborsi per il cosiddetto portaborse. E io ho già lo staff al ministero, composto dai tecnici e da un esterno. Certo, un piccolo problema legato alla diaria resta, perché io ho l’obbligo di presenza a Roma di 15 giorni, per riceverla. E se in quei 15 giorni il ministro mi manda da qualche parte o ho un impegno in un altro luogo?».
Che succede?
«Non mi danno niente. Sono tremila euro al mese. Quando ero parlamentare e mi assentavo un giorno, invece, mi tagliavano solo un giorno di diaria. Ora mi portano via tutto».
Però le polemiche attorno a questa misura nascono anche dalla contingenza: le pensioni minime aumentano di pochi spicci e a voi andrebbero migliaia di euro in più al mese.
«Sì, per amor di Dio, ma non è il parlamentare a prendere troppo, sono altri che prendono troppo poco. Anche io mi sento in imbarazzo pensando al primario di cardiologia che prende 3.500 euro. In questo caso alzo le mani. Però sinceramente vedo anche tanti commenti, su Facebook…».
E cosa pensa?
«Che la politica è un percorso che ognuno può fare. Non è che io sono stata prelevata o estratta a sorte. Io ho iniziato da ragazza, ho fatto le scuole dell’obbligo, il comune, la regione, fino alle politiche. Mi sono presa le preferenze. Ho iniziato al Comune nel 2006».
Lei che lavora ai vertici del ministero dell’Economia forse può svelare il mistero: chi è stato a volere questo aumento? Perché nessuno ne rivendica chiaramente la paternità…
«Noi del Mef siamo gli ultimi a saperlo. Ho anche chiesto…».