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Caratteristiche tecniche
Processore: MediaTek Helio G99
RAM: 6 o 8 GB LPDDR4X
Memoria interna: 128 o 256 GB UFS 2.2 espandibile tramite microSD (slot SD 3.0)
Levette analogiche: simmetriche a effetto Hall
Sensori: giroscopio 6 assi
Connettività: Wi-Fi 5, Bluetooth 5.2
Batteria: 2.600 mAh
Porta: USB-C 2.0 OTG
Dissipazione: ventola attiva
Audio: speaker stereo
Sicurezza: pulsante accensione con lettore di impronte
Dimensioni: 156 x 63 x 18 mm
Peso: 233 g
SO: Android 13 con AYA Space Management e AYAHome Launcher
Esperienza d’uso e considerazioni
Commentiamo insieme le informazioni appena lette. Lo schermo è sicuramente molto piccolo, ma l’intento era proprio quello di realizzare un dispositivo “Micro”, e non un qualcosa di classico. La risoluzione di conseguenza è più che sufficiente.
Il suggerimento di AYANEO è quello di usare il dispositivo in questione per emulare console come il Game Boy Color. Considerate che la mitica console Nintendo aveva uno schermo da 2,3″ a 160 x 144 pixel. Con quello dell’AYANEO quindi ci state larghi.
L’esperienza di utilizzo in generale è buona. È anche touch-screen, e sarete obbligati a usarlo per alcune operazioni di sistema legate al fatto che il sistema operativo è Android.
Il processore MediaTek Helio G99, svelato circa un paio di anni fa, è sufficiente anche a emulare console un po’ più potenti, come una PlayStation 2. Si deve smanettare un po’ di più a livello di impostazioni per cercare il giusto bilanciamento, ma si riesce a giocare anche con i titoli per la mitica console Sony.
Memoria interna e RAM sono abbondanti per un dispositivo del genere. Tante retro console, anche da prezzi simili, potrebbero avercene quantitativi inferiori rispetto a questa.
La batteria da 2.600 mAh garantisce una buona autonomia, anche perché l’Helio G99 a 6 nm è pensato per consumare poco. Inoltre c’è un sistema di overlay di AYANEO che permette di regolare le performance, in modo da diminuire la potenza per task meno complessi (come banalmente l’emulazione di un Game Boy Color o Advance) e consumare di meno.
C’è anche una coppia di speaker sul bordo inferiore, ma vanno usati a basso o medio livello di volume. Superando questi livelli l’audio distorce un po’. Non c’è un jack audio, quindi ci si deve appoggiare a cuffie con presa USB-C o Bluetooth.
Se non fosse per i comandi fisici sembrerebbe quasi di avere a che fare con uno smartphone Android; c’è persino un lettore di impronte digitali sul pulsante di accensione per accedere in tutta sicurezza!
Comunque, i controlli fisici ci sono, e sono di buona qualità, e fanno tutta la differenza del mondo da una soluzione touch screen classica. Le due levette analogiche a effetto Hall permettono di godersi anche titoli 3D complessi, e ci sono anche tutti gli altri controlli che ci aspetteremmo da un pad da gioco.
I pulsanti dorsali non sono comodissimi. Questo per via delle forme molto squadrate della console, che gli donano un aspetto retro meraviglioso, ma che rendono appunto un po’ scomodi i pulsanti posti sul bordo superiore.
Sono inoltre sulla stessa linea, il che vi farà un po’ strano inizialmente. Per renderli più riconoscibili, AYANEO ha posizionato L2 e R2 più verso l’interno, rialzando i tasti rispetto a L1 e L2. Nota di merito: i pulsanti sono in alluminio! E se non vi piacesse come sono posizionati, potete scambiare L1 e L2 da impostazioni.
Ci sono dei pulsanti aggiuntivi anche sull’angolo tra la parte frontale e il bordo inferiore. Quelli di sinistra svolgono la funzione di pulsanti Start e Select in quei giochi e in quegli emulatori in cui servono. A destra invece sono scorciatoie per tornare alla Home e per richiamare l’overlay di AYANEO. Ci torneremo a breve. A dirla tutta, anche questi non sono il massimo della comodità. O meglio, non che starete a premerli ogni due secondi, ma proprio quelli di destra si premono un po’ troppe volte per errore. Sono molto sensibili e fin troppo vicini alla levetta analogica di destra.
Nonostante le dimensioni contenute, il peso è maggiore di quello di uno smartphone Android (o di un iPhone). Comunque, visto come lo si impugna, risulta ben bilanciato. Le forme spigolose e lo spessore abbastanza pronunciato non la rendono comunque la console portatile più comoda di sempre.
Costruttivamente è un vero gioiellino. La scocca esterna è tutta in alluminio, e il feeling in mano è spettacolare. La parte frontale invece è in vetro. La placca posteriore, che è quella che nasconde l’hardware della console, è in teoria removibile: basta togliere 4 viti torx e il gioco è fatto (si fa per dire).
Software e giochi
A bordo troviamo Android 13 dotato di Play Store. Di fatto AYANEO lascia all’utente la completa responsabilità di ciò che ci fa con la console. Alle fine, come dicevamo nell’articolo riguardo all’emulazione che abbiamo linkato anche in apertura, nessuno o quasi emula i giochi nella piena legalità.
In teoria dovreste usare emulatori che non usano il BIOS originale della console che emulano ed estrarre manualmente le ROM dalle copie dei giochi che possedete fisicamente.
In teoria.
Altrimenti scaricate emulatori dal Play Store e ROM da Chrome direttamente dalla console, ma la scelta e la responsabilità sono vostre.
Tra quelli da noi testati ci sono PPSSPP, My Boy!, DraStic e NetherSX. PPSSPP e My Boy! funzionano meravigliosamente. DraStic, che cerca di emulare console a due schermi, funziona altrettanto bene, ma ovviamente è più difficile giocare. Potete alternare le due schermate, ma è un po’ scomodo. NetherSX è il più difficile da far funzionare, e in teoria sarebbe il più illegale fra quelli elencati. Dovete infatti scaricare anche il BIOS di PlayStation 2 e fare qualche passaggio non proprio pratico per farlo funzionare.
Come suggerito da AYANEO, PS2 è emulabile, ma c’è bisogno intanto di massimizzare le prestazioni della Pocket Micro dall’apposito overlay, e poi di smanettare fra le tante impostazioni per ottenere performance degne di questo nome.
Come già accennato, il fatto di avere sia levette analogiche che comandi classici vi permette di giocare a qualsiasi cosa, che sia 2D o 3D.
E odio ripetermi, ma per chi è preoccupato per le dimensioni dello schermo: non siatelo, ci si fa velocemente l’abitudine. Certo, se avete problemi di vista un problema c’è: la risoluzione. In certi casi potreste faticare più per quello che per le dimensioni.
E poi c’è il Play Store, nel senso che da qui potete scaricare vari giochi per Android. In teoria AYANEO spinge anche su Genshin Impact, ma il gioco di casa miHoYo nel tempo è diventato molto pesante e oneroso, sia in termini di gigabyte occupati che di requisiti. Di conseguenza lo si gioca al minimo dei settaggi grafici previsti.
C’è un altro problema: non tutti i giochi potrebbero riconoscere al volo i comandi fisici della console. Qui entrano in gioco gli strumenti implementati da AYANEO. Il già citato overlay permette rapidamente di cambiare di controllare velocità della ventola, modalità performance, temperature e altro, ma è il tab Controller che ci interessa.
Da qui, sulla falsa riga di quanto si può fare su smartphone gaming come il ROG Phone di ASUS, si può creare nuove mappature per i comandi fisici, indicando manualmente su schermo le funzioni che devono svolgere.
Tutto molto bello, ma si deve insomma fare i conti con l’Helio G99. È un buon processore, ma non può fare miracoli, specie con giochi tripla A mobile quali Call of Duty, Genshin Impact e colleghi, War Thunder e altri. In alcuni casi abbiamo riscontrato anche qualche incompatibilità, come quelle con Balatro e Dead Cells.
A completare la dotazione software ci sono anche AYAHome, che di fatto è il launcher Android della console, e AYASpace. Quest’ultimo è una variante del software che troviamo anche sui mini PC o sulle altre console del brand. Di fatto è uno spazio che raccoglie i giochi installati, dividendoli in librerie e fornendo al tutto un aspetto accattivante. Viene anche offerta la possibilità di importare pacchetti di videogiochi nei formati proposti da Retropie, Batocera, Pegasus e altri sistemi di emulazione.
Prezzo e acquisto
Al momento potete recuperare un esemplare di AYANEO Pocket Micro tramite IndieGoGo, dove il brand ha proposto una campagna di finanziamento conclusasi non troppe settimane fa.
Se volete spendere il meno possibile potete scegliere il modello protagonista di questa recensione, dotato quindi di 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna, a 183€ a cui dovete aggiungerci 35€ di tasse e spedizioni, per un totale di 218€. In fase di acquisto potete anche aggiungere custodia, vetro protettivo e altri accessori. Si sale di prezzo scegliendo la variante 8/256 o la colorazione esclusiva RetroGray.
Il prezzo non è dei più contenuti, ma la qualità, soprattutto rispetto ad altre retro console, è di gran lunga migliore. I materiali sono premium, il software è curatissimo e il form factor non si vede così di frequente in altri prodotti.
Il sample per questa recensione è stato fornito da AYANEO, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.
AYANEO Pocket Micro non è certo un prodotto per tutti, a partire dal prezzo e anche considerando il form factor particolarissimo. Quest’ultimo fonde elementi moderni con un look and feel davvero tanto retro. Ma alla fine Pocket Micro è proprio questo: una console portatile pensata per emulatori e retro gaming, ed eccelle proprio in questo. Il fatto che sia basata su Android lascia una libertà quasi totale all’utente, e AYANEO ha comunque aggiunto al sistema anche altre migliorie che troverete sicuramente utili. Se cercate prodotti del genere, comprandola vi troverete per le mani un vero gioiello. Anzi, un gioiellino, vista la sua compattezza.
Voto finale
AYANEO Pocket Micro
Pro
Costruttivamente è una bomba
Android 13 con app e miglioramenti AYANEO
Levette analogiche a effetto Hall e tanti altri comandi fisici
Buona autonomia
Contro
Dimensioni schermo non per tutti
Alcuni pulsanti un po’ scomodi
Helio G99 non potentissimo
Prezzo più alto della media