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«In nome del popolo italiano — scandisce il presidente Roberto Murgia — il tribunale di Palermo assolve Salvini Matteo dai reati ascritti perché il fatto non sussiste». Alle 19.39, nell’aula bunker di Pagliarelli, scoppia un applauso fragoroso: i fedelissimi del vice premier esultano, lui abbraccia la fidanzata Francesca Verdini, che si commuove.