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Operazione Albania, avanti tutta: “L’Europa è con noi”. Le opposizioni: “Piano fallimentare”

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Vertice di circa un’ora sui centri per migranti in Albania. La premier Giorgia Meloni ha convocato a palazzo Chigi, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani (in collegamento dal Kosovo), i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, i ministri di Interno, Difesa ed Affari europei, Matteo Piantedosi, Guido Crosetto e Tommaso Foti. All’ordine del giorno come ripartire, già da gennaio, con la messa in funzione dei centri albanesi.

Il titolare della Farnesina ha assicurato l’impegno a “seguire il percorso che pure l’Unione Europea ha riconosciuto, anche all’ultimo Consiglio”. Per poi spiegare il risultato emerso dalla riunione di circa un’ora a Chigi: “Andremo avanti per contrastare i trafficanti di esseri umani, per il rispetto delle norme comunitarie. Le soluzioni innovative sono state apprezzate e vengono apprezzate anche da altri Paesi – ha detto il vicepremier dal Kosovo – Abbiamo avuto una sentenza della Corte che conferma la bontà delle scelte del governo. Continueremo a lavorare in questa direzione con grande serenità, con grande serietà”.

Il governo Meloni sfida le toghe. Riparte l’operazione Albania: “Abbiamo ragione noi”

di

23 Dicembre 2024

All’ordine del giorno infatti come ripartire, già da gennaio, con la messa in funzione dei centri albanesi. La Libra, la nave che dovrà trasportare i migranti intercettati nel Mediterraneo, è già allertata. Così come alle forze di polizia in servizio nelle città che ospitano i centri, Shengjin e a Gjader, è stato detto che non ci sarà alcuna smobilitazione: nonostante le saune e le gite turistiche svelate da una tv albanese e che hanno creato polemiche e attacchi da parte dell’opposizione.

“Anche alla luce della recente sentenza della Corte di Cassazione che ha indicato le competenze relative all’individuazione dei Paesi di origine sicura a livello nazionale, il vertice ha ribadito la ferma intenzione di continuare a lavorare, insieme ai partner Ue e in linea con le Conclusioni del Consiglio europeo dello scorso 19 dicembre, sulle cosiddette ‘soluzioni innovative’ al fenomeno migratorio”, si legge in una nota di palazzo Chigi. La premier, che ha presieduto il vertice sull’attuazione del protocollo tra Italia e Albania, ha inoltre condiviso durante la riunione “il forte consenso che è emerso in questo senso, anche in occasione della riunione promossa insieme ai primi ministri danese e olandese con gli Stati membri più interessati al tema, a margine dello scorso Consiglio europeo”, spiega una nota del governo.

Il segretario di +Europa Riccardo Magi, autore di una protesta a sorpresa a giugno scorso davanti al centro di Shengjin dove è stato strattonato per aver bloccato un’auto della scorta di Meloni, commenta: “È surreale: invece che dichiarare il fallimento dell’operazione, in un vertice di governo Meloni ha deciso di andare avanti con la sciagurata strada dei centri in Albania. Con un gioco delle tre carte, l’esecutivo ha scelto di travisare volontariamente la pronuncia della Corte di Cassazione sul decreto flussi, nella parte che riguarda i Paesi sicuri. Un tragico gioco dell’oca, dove l’esecutivo fa finta di niente e ritorna alla casella di partenza – continua Magi – ignorando le sentenze dei tribunali sui migranti deportati illegalmente in Albania dal governo e subito rimpatriati in Italia, facendo spallucce sullo spreco di risorse per queste sadiche cattedrali nel deserto, e piegando a suo favore la pronuncia della Corte, che sui Paesi sicuri ha affermato sì che il governo può modificare la lista, ma ha anche ribadito che resta in capo ai giudici la discrezionalità giurisdizionale”. Spiega ancora il segretario di +Europa: “In sostanza, il governo può anche dichiarare che l’Egitto è un Paese sicuro perché quando Salvini ci è stato in vacanza non gli è successo nulla, ma ai tribunali resta il potere/dovere di valutare se un Paese è effettivamente sicuro per i singoli cittadini che arrivano in Italia a richiedere l’asilo e se quindi può essere loro applicata la procedura accelerata con trattenimento in Albania”.

All’attacco anche Angelo Bonelli parlamentare Avs e co-portavoce di Europa Verde: “La sentenza n.14533/2024 del 4/12/2024 non è stata ben letta dalla premier e stupisce che nell’imponente ufficio legislativo della Cassazione, a disposizione di Palazzo Chigi, non ci sia nessuno che le abbia fatto presente che i giudici possono disapplicare le decisioni del governo caso per caso quando il migrante proviene da un paese che non è sicuro: proprio quello che hanno fatto i giudici italiani. Dire che la Cassazione ha dato ragione al governo non solo è una bugia ma è analfabetismo giuridico”.

 

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