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Avere un capo su misura o monitorare la propria salute senza muoversi da casa? Con Proke, il wearable innovativo per misurare il corpo in soli tre minuti, tutto questo diventa realtà. Tra le protagoniste della missione italiana al CES di Las Vegas (7-10 gennaio 2025), questa startup “made in Italy” porta una tecnologia che unisce moda, medicina e sostenibilità.
Proke rappresenta una delle 46 startup italiane selezionate dall’ICE per esporre al CES, la più importante fiera tecnologica mondiale. La soluzione, brevettata in UE e USA, permette di rilevare misure corporee con una precisione straordinaria attraverso una tuta elastica dotata di sensori. Ma è nel campo medico che Proke trova applicazioni rivoluzionarie.
Secondo Paola Griggio, founder di Proke:
«Partecipare al CES di Las Vegas rappresenta un’opportunità strategica per una startup come la nostra. Questo evento ci consente di entrare in contatto con leader di mercato, potenziali partner e investitori interessati a sostenere idee di valore».
Proke, grazie ai sensori della sua tuta indossabile, può mappare con precisione i volumi e le misure degli arti dei pazienti.
Chi soffre di linfedema o lipedema necessita d’indossare delle speciali calze elastiche, di norma a trama piatta, prodotte rigorosamente su misura. La presa delle misure degli arti colpiti da patologie linfatiche prevede che vengano misurate le circonferenze di gambe e/o braccia per tutta la lunghezza degli arti, ad intervalli di pochi centimetri. Questa procedura richiede grande esperienza, è dunque fortemente operatore dipendente, ed è fonte di possibili errori, che influiscono su tempi e costi di produzione.
La tecnologia di Proke applicata alla linfologia, attualmente in fase di sperimentazione con la collaborazione di Clinica Linfologica Italiana di Padova e MEDI Italia, uno dei principali produttori di calze elastocompressive, promette di rendere la misurazione degli arti colpiti da linfedema e lipedema più facile, veloce e meno operatore dipendente. Inoltre, questa tecnologia può essere utilizzata anche per monitorare lo stato volumetrico degli arti a distanza, come ausilio per il monitoraggio clinico.
Proke consente di monitorare le misure di vita, bacino e altre parti del corpo in modo oggettivo e documentabile. Un paziente può indossare un corpetto con punti di misurazione e inviare i dati al medico. Questa applicazione risulta utile per:
Dimostrare l’efficacia di terapie o trattamenti, anche per fini assicurativi.Ridurre gli spostamenti, particolarmente importanti per pazienti con disabilità o patologie croniche.Garantire misure affidabili e non alterabili dal paziente, offrendo precisione nel monitoraggio.
Proke supporta atleti e professionisti nella misurazione e nel monitoraggio delle dimensioni di bicipiti, cosce, polpacci e altre aree di interesse durante l’allenamento. La tecnologia è ideale per:
Valutare i progressi atletici.Seguire i risultati di fisioterapia o recupero muscolare.Garantire un follow-up preciso nel tempo grazie a misure affidabili.
Proke è costituito da una tuta indossabile, a corpo interno o specifica per gambe e/o braccia, realizzata con uno speciale materiale in grado di aderire al corpo come un guanto.
La superficie di Proke è ricoperta da sensori sotto forma di QR code. Questi vengono “letti” dall’app Proke, installabile su qualunque cellulare, che elabora in tempo reale le misure rilevate e che possono essere così condivide al medico o al produttore degli indumenti su misura.
Proke è nata durante la pandemia grazie alla collaborazione tra Roberta Ostellari, esperta sarta, e sua figlia Paola Griggio, ingegnere con oltre vent’anni di esperienza in tecnologie medicali. Oggi, questa soluzione innovativa è pronta a conquistare il mercato globale con applicazioni che vanno ben oltre il settore della moda.
«Circa la metà degli ordini ricevuti arriva dall’estero, segno dell’interesse internazionale per la nostra tecnologia», conclude Griggio.