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Alle elementari tornano i giudizi sintetici da “ottimo” a “non sufficiente”, mentre alle medie il comportamento dei ragazzi verrà giudicato con un voto espresso in decimi. È il contenuto dell’ordinanza firmata oggi dalministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, che sarà in vigore già da questo anno scolastico. Le scuole avranno tempo fino a giugno per adeguarsi e informare le famiglie.
Scuola primaria: addio ai “livelli”
I bambini della scuola primaria torneranno a essere valutati attraverso dei giudizi sintetici, che partono da un massimo di “ottimo” a un minimo di “non sufficiente”. Addio quindi al modello dei livelli, che prevedeva per i piccoli alunni una valutazione con quattro gradini: avanzato, intermedio, base e in via di prima acquisizione. In pagella, il giudizio sarà accompagnato comunque dalla descrizione del livello di apprendimento raggiunto.
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a cura della redazione Cronaca nazionale
La condotta alla medie
Ragazzi e ragazze della scuola secondaria di primo grado, le medie, riceveranno un voto per la condotta espresso in decimi. Chi avrà un punteggio inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, non sarà ammesso alla classe successiva o all’esame di terza media.
Maggiore chiarezza
“Questa riforma segna un passo importante verso un sistema educativo più chiaro e trasparente, volto alla crescita formativa degli studenti. L’introduzione dei giudizi sintetici nelle scuole primarie, molto più comprensibili dei precedenti livelli, permette infatti di tracciare con maggiore chiarezza il percorso formativo degli alunni, migliorando la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione” dichiara il ministro Valditara. “Il voto di condotta nella scuola secondaria di primo grado mira a rafforzare la responsabilità individuale e il rispetto delle regole. Un’attenzione particolare sarà riservata alla valutazione degli studenti con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento, assicurando così un approccio inclusivo e personalizzato alle necessità di ogni singolo alunno”, sottolinea.