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Fu condannata all’ergastolo perché curava i tumori con ultrasuoni: in appello pena ridotta a 18 anni

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Pena ridotta per Alba Veronica Puddu, l’ex dottoressa di 53 anni accusata di omicidio volontario aggravato, circonvenzione di incapace e truffa per aver promesso di curare i tumori con gli ultrasuoni. I giudici della Corte d’assise d’appello di Cagliari hanno deciso per una pena di 18 anni di carcere. In primo grado aveva invece ricevuto l’ergastolo.

I fatti

Novanta euro a seduta per una terapia a ultrasuoni che andava a sostituire le cure tradizionali. Era il prezzo che hanno pagato per mesi i pazienti oncologici che si sono rivolti a Puddu. Fiorenzo Fiorini è morto nel settembre del 2017 nell’appartamento che la dottoressa affittava ai suoi pazienti sette mesi dopo aver iniziato i cicli di ultrasuoni. Anche la morte di Davide Spanu risale al settembre dello stesso anno: Puddu gli aveva detto di abbandonare la chemioterapia, se avesse voluto iniziare il percorso con lei.

La sentenza

Due anni fa, la condanna alla ex dottoressa, nel frattempo radiata dall’Ordine dei medici, all’ergastolo per omicidio volontario, circonvenzione di incapace e truffa. Secondo le parti civili una condanna giusta, secondo i legali della donna troppo severa, motivo per cui sono ricorsi in appello.

La nuova condanna

Ora i giudici hanno riconosciuto alla donna il parziale vizio di mente e la prescrizione dei reati minori. Sono quindi state accolte le richieste del procuratore generale Luigi Patronaggio, che aveva chiesto di riidurre la pnea, ma di condannare comunque l’imputata. Gli avvocati difensori Gianluca Aste e Michele Zuddas si riservano sul ricorso per Cassazione dopo aver letto le motivazioni della sentenza.

Il caso

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La perizia psichiatrica disposta dalla Corte e affidata al professor Elvezio Pirfo, già perito di Annamaria Franzoni e più recentemente nel processo ad Alessia Pifferi, aveva stabilito la parziale incapacità di intendere e di volere dell’imputata ritenendola però “socialmente pericolosa e non in grado di esercitare la professione medica”.

L’indagine era partita dopo un’inchiesta della trasmissione Le Iene nel 2017, in cui venivano segnalati casi di malati oncologici che avevano abbandonato le terapie tradizionali per quelle proposte da Alba Veronica Puddu.

 

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