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ROMA – Riunione a Palazzo Chigi sul caso di Alberto Trentini, l’operatore umanitario detenuto in Venezuela, insieme ad altri sette cittadini italo-venezuelani recentemente arrestati. All’incontro hanno preso parte il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dell’Interno, Matteo Piantedosi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, i vertici dell’Intelligence e il capo della Polizia, Vittorio Pisani.
Trentini seguito per giorni prima di essere arrestato: “Sui suoi social post anti Maduro”
“Farnesina e ambasciata italiana a Caracas – spiega una nota di Palazzo Chigi – stanno seguendo il caso di Alberto Trentini con la massima attenzione fin dall’inizio, attivando tutti i canali possibili per garantire una soluzione positiva e tempestiva”.
Il governo ha ribadito “la necessità di mantenere la massima discrezione da parte della stampa al fine di favorire il buon esito della vicenda”.
Il cooperante italiano è stato fermato il 15 novembre scorso al posto di blocco di Guasdualito dal servizio immigrazione e immediatamente consegnato nelle mani del Dgcim, la direzione generale del controspionaggio militare di Nicolas Maduro.
Ieri il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha detto che è stato ufficialmente comunicato che l’italiano è in arresto. Mentre in tarda serata ha annunciato la scarcerazione “di un italo-venezuelano, che era detenuto dalla Guardia Nazionale di San Juan de Los Morros Continuiamo a lavorare per tutelare tutti i connazionali in Venezuela”