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Daniela Santanchè verso le dimissioni da ministro del Turismo. La premier Giorgia Meloni, al rientro da Washington, è in pressing perché lasci le deleghe. Insostenibile la sua posizione dopo il recente rinvio a giudizio per falso in bilancio nel processo Visibilia.
Oggi Meloni ha ricevuto a palazzo Chigi il presidente del Senato Ignazio La Russa. Al di là delle dichiarazioni di prammatica – incontro “programmato da tempo”, fanno sapere fonti di governo – il caso Santanchè è stato al centro del pranzo con La Russa, notoriamente vicino alla ministra.
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A sostegno delle voci di dimissioni, la notizia che Santanché non prenderà parte a due eventi. Quello insieme alla stessa Meloni del prossimo 27 gennaio a Gedda per l’attracco dell’Amerigo Vespucci. L’altro evento a cui la ministra non andrà è la fiera internazionale del turismo di Madrid, che prenderà via domani e durerà fino al 26 gennaio.
Come sostituto di Santanchè al Turismo resta in pole il deputato di Fratelli d’Italia Gianluca Caramanna, già suo consigliere politico al ministero.
Interpellato sulla vicenda, il ministro della Difesa Guido Crosetto risponde: “Dimissioni di Santanché? Conoscete la mia storia e le mie dichiarazioni su fatti analoghi. Sono la persona più garantista che esista nel parlamento italiano. Il rinvio a giudizio non vuol dire nulla. Aspettiamo che la giustizia si esprima, ma io sono uno che non conta nulla”. E aggiunge: “L’ho detto per nemici politici storici, lo dico per tutti che uno è innocente fino al terzo grado di giudizio. Lo dico anche per Daniela Santanchè”.
Lo scorso 17 gennaio la procura di Milano ha rinviato a giudizio Daniela Santanchè e i suoi coimputati per l’accusa di concorso in falso in bilancio relativa alle comunicazioni sociali di Visibilia tra il 2016 e il 2022. Il processo – il primo per la ministra e senatrice di Fratelli d’Italia in qualità di imprenditrice – comincerà il 20 marzo davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Milano.
Santanchè è accusata di falso in bilancio con altri 19 imputati, fra cui tre società del gruppo editoriale Visibilia, fondato dalla parlamentare e imprenditrice che ha dismesso le cariche nel 2022. Tra gli imputati, pure il compagno di Santanchè Dimitri Kunz e la sorella Fiorella Garnero. Le indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano hanno evidenziato, per l’accusa, bilanci truccati tra il 2016 e il 2022 per nascondere “perdite” milionarie e permettere al gruppo Visibilia di rimanere in piedi.
La ministra dopo il rinvio a giudizio dalla sua casa di Cortina d’Ampezzo si era detta “tranquilla” e aveva rimesso la decisione sul suo futuro nelle mani della premier.