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Lanciando oggetti discoidali si intrattenevano già gli antichi. Ma la popolare versione contemporanea – in plastica – del disco da tirare e acchiappare risale agli anni Cinquanta e si deve a un ex pilota americano di nome Walter Frederick “Fred” Morrison. Veterano della Seconda guerra mondiale, capì che con un bordo ricurvo si poteva ottenere la massima aerodinamicità. Erano gli anni dei primi avvistamenti ufo e di lì a poco sarebbe iniziata la corsa allo spazio: non a caso Morrison battezzò la sua creazione Pluto Platter.
Dopo aver provato a produrla in proprio per qualche tempo, il 23 gennaio 1957 cedette i diritti dell’invenzione alla ditta di giocattoli Wham-O, che ne avviò la fabbricazione su larga scala. All’inizio i dischi furono venduti con il nome originario. Poi l’azienda li ribattezzò, dopo aver notato che i giovani li chiamavano “Frisbies”, in onore della fabbrica di torte Frisbie Pie Co. di Bridgeport, Connecticut, le cui teglie venivano lanciate per gioco nei campus del New England. Era nato il Frisbee. Quando Morrison morì, nel 2010, la Wham-O fece sapere di averne venduti circa 200 milioni. Uno dei giochi più amati del globo (e non solo tra gli umani).