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I taxi a guida autonoma anche in italia: i test sono già partiti a Brescia

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Immaginiamo la scena: prendiamo un’app, prenotiamo un taxi e dopo pochi minuti andiamo in strada per iniziare la nostra corsa. L’auto arriva, ma non c’è nessuno alla guida! 

Non siamo a San Francisco, e non abbiamo a che fare con un’auto  di Waymo, la sussidiaria di Google, ma in una città italiana e siamo a bordo di una Fiat 500 elettrica a guida autonoma. Stiamo descrivendo il futuro, ma non troppo lontano, in quanto il progetto di A2A con il Politecnico di Milano e MOST (Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile) ha avviato i test a Brescia e l’altro ieri è stato annunciato che la vettura ha già percorso il suo primo chilometro senza l’intervento umano. 

L’obiettivo dell’iniziativa è sviluppare un servizio di car sharing che superi gli attuali limiti dell’auto condivisa, quindi l’utente non dovrà più raggiungere il veicolo e non ci sarà più bisogno di un elevato numero di auto per rendere capillare il servizio.

Invece la vettura andrà a prendere il cliente, lo porterà a destinazione e in autonomia andrà a prendere un’altra corsa, oppure si recherà verso un parcheggio o una stazione di ricarica (a proposito di questo c’è un altro progetto molto interessante in corso). 

L’auto alla base della sperimentazione è come dicevamo una 500 elettrica modificata con un sistema di guida autonoma dotato di sensori, servizi di networking e hardware avanzato, gestiti da algoritmi di intelligenza artificiale progettati per imitare il comportamento di un conducente umano.

La soluzione, che garantisce elevati standard di precisione e sicurezza durante la guida, è stata sviluppata dal gruppo AIDA (Artificial Intelligence Driving Autonomous) del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano.

Durante le sperimentazioni, che avranno luogo sulle strade pubbliche di Brescia, incluso il centro storico e i quartieri limitrofi, le auto viaggeranno a una velocità fino a 30 km/h.

Ogni viaggio avverrà con a bordo un supervisore in grado di intervenire in caso di necessità, come previsto dal decreto ministeriale Smart Road, e sarà monitorato da una control room presso la sede di A2A in via Lamarmora. Inoltre una safety car accompagnerà i veicoli per segnalare agli utenti la sperimentazione in corso. 

La sperimentazione prevede una o due prove su strada al mese fino a novembre 2025, ed è stata autorizzata dal Comune di Brescia e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. 

Ma non è finita. Parallelamente, in collaborazione con il Dipartimento di Energia – sezione Elettrica del Politecnico di Milano, è in corso lo sviluppo di un sistema di ricarica wireless (WPT) per veicoli elettrici. 

La soluzione è pensata per aumentare l’efficienza del servizio di guida autonoma, eliminando la necessità dell’intervento umano anche durante la fase di ricarica dei veicoli.

Attualmente è stato sviluppato un sistema di ricarica da 7 kW

Il progetto è stato presentato presso l’auditorium del Termoutilizzatore A2A di Brescia dall’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini, dai professori Sergio Matteo Savaresi e Dario Zaninelli del Politecnico di Milano, dal Presidente del MOST Ferruccio Resta e dalla sindaca di Brescia Laura Castelletti, coordinati da Davide Alberti, responsabile del team Ricerca e Sviluppo di A2A. Qui sotto potete vedere un video della vettura in azione. 

 

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