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Che il fenomeno del password sharing sia piuttosto diffuso tra i servizi di streaming è evidente da quanto questi ultimi cerchino di contrastarlo, e Netflix ultimamente è particolarmente attivo in tal senso. A renderlo più chiaro è una ricerca (“Internet-delivered Pay-Tv services 2022”) effettuata su un campione di 4.400 famiglie negli Stati Uniti, secondo la quale il 33% degli utenti Netflix condivide i propri dati di accesso con altre persone.
Attenzione: questo non vuol dire per forza dividere la spesa con qualcun altro. Sempre secondo la medesima indagine infatti, il 15% degli abbonamenti è utilizzato gratuitamente da terzi, un altro 15% viene pagato da chi poi passerà comunque i dati di accesso ad altre persone, ed infine soltanto il 3% dei casi riguarda chi divida il costo l’abbonamento.
In ogni caso, per Netflix non cambia molto: la morale è sempre che ci sono più utenti che utilizzano il servizio, rispetto agli effettivi abbonati, ovvero meno introiti del dovuto.
E sia chiaro che il fenomeno della condivisione delle password riguarda un po’ tutti i servizi di streaming. La medesima ricerca afferma che il 29% di chi è abbonato a servizi “direct-to-consumer” poi ne condivide le credenziali, con addirittura il 12% di questi abbonamenti che sarebbero interamente pagati da qualcuno al di fuori di uno dei nuclei familiari che poi li utilizzano. Quali siano i motivi di cotanta generosità la ricerca non ce lo dice, ma se le percentuali saranno davvero queste, dovreste poter indovinare facilmente da soli le ragioni.