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Il 28 gennaio del 1958 Godtfred Kirk Christiansen – figlio del fondatore della fabbrica di giocattoli danese Lego – registrò il brevetto dei celebri mattoncini assemblabili. Da allora l’azienda ne ha prodotti centinaia di miliardi, in un’infinità di varianti.
In versione Lego esistono anche i più famosi monumenti del mondo, come la Tour Eiffel. La costruzione della torre – quella vera – iniziò il 28 gennaio del 1887 e finì in tempo per l’esposizione universale del 1889, centenario della rivoluzione. Durante i lavori, l’edificio si attirò gli strali della crème delle arti e delle lettere: Maupassant, Prudhomme, Gounod, Dumas, persino Charles Garnier, l’architetto dell’Opéra. Tutti coalizzati contro la nuova struttura “inutile e mostruosa” che minacciava di “disonorare Parigi” rendendola “irreparabilmente brutta”. Ma l’appello degli “artisti contro la torre di Monsieur Eiffel”, apparso su Le Temps, non bloccò i lavori. Alla fine piacque parecchio al pubblico: avrebbe dovuto essere smantellata dopo vent’anni, invece è ancora lì.