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Il MOIGE (Movimento Italiano Genitori) ha lanciato l’allarme: è aumentato del 67% il tempo trascorso dai giovani davanti ai dispositivi tecnologici. Di conseguenza, oltre ad essere cercato di meno il contatto fisico, l’87% dei genitori ha osservato reazioni negative sui loro ragazzi.
La ricerca, condotta dall‘Istituto Piepoli per conto del MOIGE, ha evidenziato che soprattutto i giovani delle isole hanno maggiormente risentito dell’aumento di utilizzo dei device (il 94% dei genitori ha riconosciuto effetti negativi). Il 77% dei genitori, però, ha riconosciuto che l’utilizzo dei dispositivi, almeno in parte, ha compensato la mancanza di relazioni durante la pandemia. Per quanto riguarda le altre zone dell’Italia, è stato registrato un aumento dell’utilizzo del 48% nel nord ovest, + 71% nel nord est, + 71% al centro, + 74% al sud, + 76% nelle isole
Per affrontare anche questo fenomeno, il MOIGE ha avviato un progetto che coinvolgerà 400 scuole primarie e secondarie di I e II grado sul territorio italiano, 100.000 studenti, 2.000 Giovani Ambasciatori, 400 docenti formati tramite piattaforma online e incontri a scuola e 200.000 genitori degli studenti informati attraverso il materiale didattico dedicato, con l’obiettivo di diffondere una cultura digitale soffermandosi sull’importanza di un corretto utilizzo dei social, della rete oltre che sui rischi connessi ad un uso improprio delle nuove tecnologie e promuovere tra i minori una maggiore consapevolezza dei cyber risk.