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Diciamoci la verità:il file system adottato da Google Drive è tutto fuorché intuitivo, sia a livello grafico che gerarchico. Per fortuna però, sembra che almeno una sorta di fix sia in lavorazione, nella forma di ciò che riesce meglio a Google: la ricerca.
Si chiama “search chips” ed è una funziona in beta che aggiunge una serie di filtri in cima all’interfaccia di Drive, permettendovi appunto di filtrare il contenuto in base al tipo di file, alla data di modifica, agli utenti associati, e non solo.
Le attuali opzioni sono molto più basilari rispetto a quelle in lavorazione, e soprattutto non sono così in bella vista. Una cosa simile è già stata introdotta in Gmail da tempo: cercate un termine, e sotto avrete una serie di filtri utili per affinare la vostra ricerca.
Per aderire alla beta e provare le nuove search chips, dovete compilare questo form ed attendere di essere abilitati. La funzione dovrebbe comunque arrivare per tutti gli utenti Google Workspace, inclusi quelli non a pagamento, nel prossimo futuro.