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Immagini “inaccettabili”, “agghiaccianti” per la politica italiana, quelle del massacro per le strade della città ucraina di Bucha, vicino a Kiev, con i cadaveri abbandonati di molti civili dopo il ritiro delle truppe di invasione di Putin. Dal Pd a FdI, leader di partito e parlamentari hanno condannato la strage di uomini e bambini assassinati. “Quante Bucha devono esserci prima di passare a un embargo completo su petrolio e gas dalla Russia? Il tempo è finito”, chiede il segretario dem, Enrico Letta. Che qualche ora prima, su Twitter, denunciava le esecuzioni di massa dopo le torture nel sobborgo di Bucha con corpi in strada e quasi 300 cadaveri in una fossa comune. “#Bucha. Noi stiamo col popolo ucraino. Noi stiamo contro la barbarie della guerra di #Putin”, il tweet di Letta.
Su Twitter anche la reazione del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “Da Bucha immagini agghiaccianti.
Corpi di civili ucraini a terra, uccisi, con le mani legate – scrive – Crudeltà, morte, orrore. Accertare il prima possibile l’esistenza di crimini di guerra. Queste atrocità non possono restare impunite. Con il popolo ucraino, la guerra russa va fermata”, continua il capo della Farnesina. Sui social interviene anche il leader del M5S, Giuseppe Conte: “L’orrore delle immagini che giungono da Bucha ricorda i tempi più cupi della nostra storia. Non dobbiamo rassegnarci all’ineluttabilità della guerra, non possiamo accettare questa carneficina. Non dobbiamo tacere di fronte a queste violenze”.
I corpi senza vita di persone in abiti civili in una strada residenziale di Bucha, quartiere di nord-ovest. La condanna del sindacoAnatoly Fedorouk: “Abbiamo dovuto seppellire 280 persone in una fossa comune, non potevamo costruire tre cimiteri sotto il tiro dell’esercito nemico”. Le immagini terrificati di Bucha hanno scatenato anche la reazione dell’Unione europea. Che lavora alla messa a punto di nuove sanzioni contro la Russia e a nuovi sostegni all’Ucraina. Il presidente del Consiglio europeoCharles Michel, “scioccato dalle immagini delle atrocità commesse dall’esercito russo nella regione di Kiev ora liberata”, anticipa appunto l’arrivo di nuove sanzioni contro Mosca e fa sapere che l’Unione europea assisterà l’Ucraina e le Organizzazioni non governative a raccogliere le prove necessarie per aprire procedimenti nei tribunali internazionali. “Il massacro di Bucha è stato deliberato. I russi mirano ad eliminare il maggior numero possibile di ucraini. Dobbiamo fermarli e cacciarli via”, afferma il ministro degli EsteriDmytro Kulebasempre su Twitter, che chiede “nuove devastanti sanzioni del G7 ora: embargo su petrolio, gas e carbone; chiudere tutti i porti alle navi e alle merci russe; scollegare tutte le banche russe da Swift”.
Il Pd con la senatrice Valeria Fedeli, capogruppo dem in Commissione diritti umani, commenta: “Civili giustiziati, fosse comuni e bambini usati come scudi. Immagini drammatiche della barbarie arrivano anche da Bucha, nella regione di Kiev. Secondo Human Rights Watch ci sono prove di crimini di guerra e contro l’umanità commessi in Ucraina dalle forze armate russe, mentre risuonano come un monito le parole pronunciate proprio in queste ore dall’ex procuratrice capo del Tribunale penale Internazionale per l’ex Jugoslavia, Carla Del Ponte”. Così, prosegue Fedeli, “alla luce dell’inchiesta aperta su quanto sta accadendo in Ucraina dalla Corte Penale Internazionale, dopo la richiesta di 39 paesi fra i quali l’Italia, è giusto e doveroso che il governo venga a riferire in Commissione diritti umani”.
Le immagini che arrivano da Bucha “lasciano senza fiato – osserva la leader di FdI, Giorgia Meloni – Una barbarie che riemerge dalle epoche più buie della storia europea e che speravamo di non rivedere mai più. Va fatto ogni sforzo per la pace e per fermare l’aggressione all’Ucraina”. Per Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato della Camera sui diritti umani nel mondo, “chi si è macchiato di crimini di guerra dovrà risponderne davanti alla Corte Penale Internazionale. Si trovi un accordo per far tacere le armi ed evitare che l’orrore si ripeta”.
Si fa sentire anche il presidente di Italia Viva Ettore Rosato: “Barbarie su barbarie, una guerra contro i civili. Mentre #Putin pensa a quando e se si deve sedere per ragionare sul serio di pace, serve una risposta economica e politica più dura. E bisogna dare alla resistenza #ucraina quello che serve per difendersi. #Bucha #BuchaMassacre”, scrive su Twitter. Dove interviene anche il deputato renziano Marco Di Maio: “Chiamare Putin ”un macellaio” desta scalpore, ma come dobbiamo definire il responsabile della mattanza compiuta dai russi a Bucha?”. Per la viceministra per le Infrastrutture, Teresa Bellanova, “l’orrore di Bucha, e anche in altre città come Irpin, ha un solo nome: crimini di guerra. Non è una ritirata, è un massacro. I corpi dei civili lungo le strade, le notizie di stupri come arma di guerra. Ha ragione Ursula Von der Layen, è urgente un’indagine indipendente”.
Bucha, ma non solo: ecco il lungo catalogo degli orrori contro i civili documentati da Human Rights Watch
di
Alberto Flores D’Arcais
“Questo orrore va fermato! Le atrocità di Bucha umiliano l’umanità e resteranno sempre come simbolo della vergogna di cui si è macchiato Putin. L’occidente vuole continuare a voltarsi da un’altra parte? Facciamo ancora finta di niente? Vogliamo trovare alibi e nuove giustificazioni? Quei morti ucraini ci chiamano ad un sussulto di dignita’!”, scrive Pier Ferdinando Casini su Instagram. E il leader di Azione, Carlo Calenda, aggiunge: “I russi sono colpevoli di crimini di guerra contro la popolazione civile” e “le sanzioni vanno incrementate. Dobbiamo però avere chiaro che il primo obiettivo deve rimanere quello di evitare un’escalation. In ginocchio l’economia russa e sosteniamo l’Ucraina. Dobbiamo aumentare la pressione sulla Russia, non far scoppiare un conflitto mondiale”.