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di Laura Della Pasqua
1. Come fare per recuperare il gusto e l’olfatto?
2. Chi si ammala di Covid perde i capelli?
3. Quanto è contagiosa la nuova variante XE?
1. Come fare per recuperare il gusto e l’olfatto?
Uno degli effetti del Covid, soprattutto delle prime varianti, è la perdita del gusto e dell’olfatto. Non avere più la consapevolezza degli odori e dei sapori, è una spia del contagio, talvolta non accompagnati nemmeno da febbre o tosse. Questa patologia può durare anche dopo la guarigione. Che fare per recuperare velocemente i due sensi così preziosi per la nostra salute? Lo abbiamo chiesto al professore Paolo Gasparini, presidente della Società italiana di Genetica umana e membro esperto del Consiglio superiore di Sanità.
Sul recupero del gusto e dell’olfatto persi a causa dell’infezione da Covid, sono in corso numerosi studi. Attualmente il problema è affrontato sottoponendo il paziente a stimolazioni olfattive, tramite pannelli profumati, in modo da riabilitare prima possibile la perdita dell’olfatto. Lo stesso meccanismo si applica per il recupero del gusto. Il paziente viene stimolato con varie sostanze, dal sapore dolce, amaro, salato o acido. Quanto questo metodo sia efficace, lo vedremo.
Terapie così specifiche dove si possono effettuare?
Ci sono vari centri specializzati e sono praticate anche da alcuni otorini.
Quanto tempo impiega il malato a recuperare i due sensi?
Dipende dall’interazione tra il virus e l’individuo e dalla capacità che ciascuno ha, di rigenerare i bulbi olfattivi. La perdita di gusto e olfatto può protrarsi per alcuni giorni dopo la guarigione dal Covid, ma anche per alcuni mesi. È una risposta che varia da individuo a individuo e prescinde dalla gravità dell’infezione. Il recupero veloce non è nemmeno legato all’età del malato. Le ultime varianti del virus, l’Omicron, difficilmente danno origine a una perdita olfattiva.
2. Chi si ammala di Covid perde i capelli?
Chi ha contratto il Covid, lamenta spesso la perdita di capelli. È questo uno degli effetti del contagio e come si può intervenire per tornare alla situazione pre infezione? Abbiamo girato la domanda al dermatologo e ricercatore dell’Università di Milano e dell’Ospedale Maggiore Policlinico, Mauro Barbareschi che ha studiato il problema.
Davvero chi si ammala di Covid è esposto alla caduta dei capelli?
Durante episodi di tipo infettivo e febbrile ci può essere una caduta di capelli significativa. Non si può quindi parlare di una specificità del Covid. Si può dire che questo tema si è arricchito di un ulteriore capitolo e sappiamo che anche il Covid può indurre nei pazienti la caduta dei capelli. Questa è proporzionale all’intensità dell’infezione. Se c’è stato un contagio sintomatico, con un rialzo febbrile importante che ha richiesto terapie, è verosimile che ci sia una relazione tra perdita di capelli e Covid ma se il contagio è asintomatico si deve esser prudenti, bisogna vedere caso per caso e distinguere quello che può essere dovuto all’infezione o ad altre questioni preesistenti. Va tenuto presente che la caduta dei capelli può avvenire in qualsiasi periodo dell’anno per diversi fattori.
I capelli cominciano a cadere appena c’è il contagio?
La caduta non è immediata. Non è che appena ci si ammala di Covid si cominciano a perdere i capelli. Spesso può succedere diverse settimane dopo la fine dell’infezione. Questa caduta comunque è benigna, non lascia danni e si recupera.
Quanto tempo occorre per recuperare i capelli persi?
Il tempo è decisamente più lungo di quello che il paziente si aspetta. La caduta rallenta progressivamente e la ricrescita può richiedere diversi mesi.
C’è una terapia per accelerare la ricrescita?
Siccome l’episodio è benigno e non lascia danni, la medicina è il tempo. Se invece si desidera accelerare il recupero, bisogna abbandonare l’idea che basta prendere un certo shampoo o un integratore. Oggi si utilizzano tecniche di medicina rigenerativa, una in particolare nota come PRP, che sfrutta l’azione dei fattori di crescita. Questi fattori sono iniettati dal dermatologo nel cuoio capelluto. L’intervento contribuisce a fortificare i capelli dando quella vitalità che potrebbero acquisire, senza la terapia, in tempi più lunghi.
È una tecnica costosa?
È una tecnica che richiede tecnologia e esperienza. Le sedute vanno ripetute con cadenza bimestrale, per due o tre volte e ognuna può costare qualche centinaio di euro.
Quanto si accelera rispetto al normale decorso della ricrescita?
Il recupero è variabile, dipende da soggetto a soggetto. Di solito avviene in un semestre. Con la terapia si può essere più precisi. È bene essere chiari: se prima si avevano pochi capelli, il trattamento non fa diventare capelloni. Il problema è che talvolta i ricordi non sono precisi e spesso i pazienti narrano di capigliature che erano straordinariamente folte e ricche e che improvvisamente sono cambiate. Non tutti hanno l’obiettività di riconoscere la situazione di prima.
3. Quanto è contagiosa la nuova variante XE?
Mentre si è in attesa di un vaccino aggiornato, il virus continua a mutare amplificando la capacità di diffondersi e sopravvivere. Una nuova variante è stata scoperta in Gran Bretagna dove sono stati sequenziali finora 637 casi. A darle notizia è l’OMS, l’Organizzazione mondiale della Sanità, che considera la XE, così denominata la nuova forma del Covid, il frutto della ricombinazione dei due principali ceppi di Omicron, BA1 e BA2. Secondo le prime stime, sarebbe il 10% più contagiosa dell’Omicron2 circolante, ma si attendono studi più precisi di conferma.
Al momento non si conosce la gravità di tale variante e in che misura il vaccino può proteggere, come ha precisato l’Ukhsca, organismo sanitario. Va ricordato, infatti, che il vaccino è tarato sul ceppo di Whuan, cioè la prima manifestazione del Covid. Come si sviluppano le varianti? Per sopravvivere e diffondersi i virus sono soggetti alla selezione genetica. Subiscono limitati cambiamenti genetici attraverso la mutazione e importanti cambiamenti genetici attraverso la ricombinazione. La mutazione si verifica quando un errore viene incorporato nel genoma virale, mentre la ricombinazione si verifica quando i virus infettano contemporaneamente un organismo e si scambiano informazioni genetiche, creando un vero virus. Le varianti ricombinanti fanno parte della vita di un virus. La maggior parte di loro, non trovando un vantaggio di crescita, sparisce in tempi brevi.
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