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Camera, riaprono Transatlantico e buvette. La settimana politica fra decreto Proroghe e legge “salvamare”

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Riapre lunedì 8 novembre il Transatlantico di Montecitorio, dopo lo smantellamento delle postazioni allestite nel lungo corridoio per consentire ai deputati di votare mantenendo le distanze di sicurezza. Torna in funzione anche la buvette, lo storico bar dei deputati chiuso da marzo 2020, con ingressi contingentati a un massimo di 20 avventori per volta.

Le tribune dell’Aula normalmente destinate a stampa e pubblico continueranno a restare riservate ai deputati, che non voteranno più dalle postazioni allestite da oltre un anno nel salone liberty, noto anche con il nome di ‘Corridoio dei Passi perduti’, per garantire il distanziamento. Resta alla Camera l’obbligo di mascherina.

(ansa)

Il sipario era sceso a maggio 2020, quando l’esponenziale aumento dei contagi della pandemia del coronavirus aveva portato alla chiusura del Transatlantico, progettato dall’architetto Ernesto Basile. Ora, dopo oltre un anno dell’unica chiusura nella storia di Montecitorio, la riapertura del Transatlantico, non priva di polemiche, (le stesse che avevano segnato anche la sua chiusura), ha un significato soprattutto simbolico: non solo il ritorno alla normalità della vita parlamentare, ma in particolare la libera ‘circolazione’ dei giornalisti in uno dei luoghi storici dello ‘scambio’ tra fonte e cronista. Il Transatlantico, infatti, da sempre rappresenta il luogo in cui i giornalisti si confrontano con i deputati e i leader politici, assistono ai capannelli, carpiscono frasi dai conciliaboli, ‘rubano’ notizie e immagini da incontri, faccia a faccia e riunioni più o meno ‘carbonare’.

La chiusura del Transatlantico è stata decisa dai vertici della Camera e dal Collegio dei Questori. A fine mese iniziarono i lavori per l’allestimento delle 120 postazioni riservate alle votazioni dei deputati. E, di conseguenza, divenne rigorosamente off limits ai giornalisti. L’esordio del primo voto dal Transatlantico è stato il 3 giugno del 2020, con le questioni pregiudiziali presentate dalle opposizioni al decreto Scuola.  Una soluzione che ha consentito di tornare al plenum dell’Aula, pur rispettando le distanze di sicurezza. Nel pieno dell’emergenza pandemica, infatti, per garantire la sicurezza dei deputati, si era stabilito il contingentamento delle presenze nell’emiciclo. L’allargamento dell’Aula grazie alle postazioni allestite in Transatlantico e nelle tribune solitamente riservate al pubblico, hanno poi consentito di tornare alla presenza numerica normale. La decisione, tuttavia, è stata accompagnata da non poche polemiche, legate soprattutto all’interdizione alla stampa del lungo corridoio.

Le commissioni tornano nelle loro aule

In seguito all’entrata in vigore del Green Pass obbligatorio per entrare nei palazzi della Camera, ci sono novità anche per le commissioni: torneranno a riunirsi nelle loro aule, salvo le sedute delle commissioni riunite che, per garantire il distanziamento, devono svolgersi nelle più ampie sale della Regina, della Lupa, nell’Auletta dei Gruppi o al Mappamondo.

La settimana in Parlamento

La settimana dell’Aula alla Camera, tornata quindi al suo plenum all’interno dell’emiciclo, prevede da lunedì l’esame del decreto Proroghe, contenente anche la proroga per le firme sul referendum sulla cannabis; la ratifica di alcuni Accordi; l’esame della delega al governo per il sostegno alla famiglia; il testo unico in materia di limitazione del mandato dei sindaci; la proposta di legge sulla compensazione dei crediti maturati dalle imprese nei confronti della Pa; il contrasto delle finanziamento alle imprese produttrici di mine antipersona e l’istituzione di un commissione di inchiesta sulle cause dello scoppio della pandemia da Covid.

L’Aula del Senato sarà invece impegnata con l’esame delle disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell’economia circolare (“legge SalvaMare”); la conversione del decreto sul green pass, recante misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde Covid-19 e il rafforzamento del sistema di screening e del decreto recante misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale.

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