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Domani l’autopsia sul corpo di Simeun Panic, l’uomo ucciso dal figlio in Trentino. Bojan, studente di 19 anni, ha colpito il padre per difendere sua madre, vittima di continui maltrattamenti da parte del marito. Lo ha ferito a morte con uno di quegli stessi coltelli che aveva nascosto per paura che potesse usarli contro la mamma.
Minacce ogni giorno
“Non ne potevo più”, avrebbe detto il giovane di Mezzolombardo, in Trentino, durante l’interrogatorio reso davanti alla pm Patrizia Foiera. L’omicidio sarebbe avvenuto nella camera da letto che il ragazzo condivideva con il fratello più piccolo e dove la mamma si era rifugiata dopo l’ennesima aggressione, mai denunciata, da parte del marito. La donna non aveva confidato a nessuno ciò che accadeva con regolarità tra le pareti di casa. Anche se l’uomo la minacciava ogni giorno. “Erano come il buongiorno al mattino”, avrebbe raccontato agli investigatori, riporta il Corriere del Trentino.
Trento, il ragazzo che ha ucciso il padre: “Picchiava mamma e voleva fare del male a mio fratello”
dal nostro inviato
La app salvavita
Bojan era molto preoccupato e avrebbe detto alla mamma di chiamare i carabinieri. Ma lei lo aveva rassicurato: “Ho scaricato l’app Where Are U”.
Si tratta di un applicazione salvavita, che permette di chiamare il 112 senza parlare al telefono, inviando automaticamente i dati e la posizione della persona che sta chiedendo aiuto. La sera del delitto la donna sarebbe andata a dormire con il cellulare. E quando Simeun è tornato a casa ubriaco e ha iniziato a inveire contro di lei, i figli lo avevano supplicato di smettere. Ma nella notte avrebbe aggredito comunque la moglie, scatenando la reazione di Bojan.
