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Green Pass e mascherine: ecco dove ancora servono da domani 1° maggio

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Da domani, 1° maggio, cambiano tutte le regole anti contagio Covid. Dal lavoro alla scuola, dai trasporti al tempo libero fino ai viaggi, ecco le domande e le risposte utili per capire dove Green Pass e mascherine sono ancora obbligatori.

Per salire su bus e metro serve la mascherina?

Sì, per utilizzare qualsiasi mezzo del trasporto pubblico locale – e dunque autobus, metropolitane, tram – la mascherina resta obbligatoria fino al 15 giugno. E non basta una protezione chirurgica o di stoffa: serve la Ffp2.

Per viaggiare è necessario indossare la mascherina?

Sì, anche sui mezzi a lunga percorrenza – aerei, traghetti, treni, pullman, aliscafi – fino al 15 giugno permane l’obbbligo di indossare la mascherina di tipo Ffp2 su naso e bocca.

In vacanza in montagna ci vuole la mascherina per salire sugli impianti?

No, da domani sulle funivie e sugli altri impianti di risalita decade l’obbligo di mascherina.

È ancora necessario il Green Pass per viaggiare?

Fino al 31 maggio chi entra nel territorio italiano dovrà esibire il Green Pass base, quello cioè ottenuto con vaccinazione, certificato di guarigione dal Covid o tampone, per salire a bordo di aerei, treni e altro, come avviene anche in altri Paesi. Cade invece l’obbligo di compilare il modulo Plf (Passenger locator form). Non servirà più alcuna certificazione per alloggiare in albergo o in qualsiasi altra strutture ricettiva.

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E per andare al ristorante o in palestra serve la Certificazione verde?

No, da domani si può dire sostanzialmente addio (o arrivederci) al Green Pass, con due eccezioni: l’ingresso in Italia (fino al 31 maggio) e le visite negli ospedali (fino al 31 dicembre). Per palestre, piscine, centri benessere, ristoranti, stabilimenti, parrucchieri, centri estetici, musei, spettacoli e altre attività invece la Certificazione non è più necessaria e strutture e attività sono liberamente fruibili in base alle linee guida pubblicate dal ministero della Salute sulla Gazzetta ufficiale del 4 aprile scorso.

Al cinema, al concerto o a teatro serve la mascherina?

Sì, se gli eventi si svolgono al chiuso. Ancora fino al 15 giugno, infatti, i dispositivi di protezione individuale andranno indossati “per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e altri assimilati”, recita l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. In questi casi basta la chirurgica.

E al concertone del primo maggio si potrà stare senza mascherina?

No, perché la legge spiega che “nei luoghi all’aperto è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli qualora si configurino assembramenti”. Il concertone del primo maggio così come altri eventi rientrano proprio in questi casi in cui bisognerà tirare fuori dalla tasca la mascherina.

E allo stadio o nei palazzetti dello sport?

Per quanto riguarda lo stadio vale la stessa regola del concerto, spiegata nella risposta precedente. A meno che i tifosi del proprio settore non siano pochi o distanziati e allora non si crei assembramento. Nei palazzetti, invece, essendo ambienti chiusi, l’obbligo di mascherina resta fino al 15 giugno.

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Si può entrare al bar o al ristorante senza mascherina?

Sì, da domani per prendere un caffè o per pranzare in un ristorante non ci sarà più bisogno di indossare i dispositivi di protezione. Bar, ristoranti, locali, enoteche, pub erano già luoghi in cui si stava a lungo senza mascherina, per tutta la durata del pranzo o della cena, per il tempo della colazione o dell’aperitivo al bancone. Da domani non ci sarà più bisogno di averla nemmeno per arrvare al tavolo o recarsi in bagno. Ovviamente vale la regola della raccomandazione perché i casi di infezione sono ancora tanti.

Per fare la spesa al supermercato bisogna indossare una protezione?

No, la mascherina è soltanto raccomandata. Significa che per girare tra gli scaffali e andare in cassa non sarà più obbligatoria. Come ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, “il governo ha dato un messaggio di fiducia nei confronti dei cittadini”. Dovranno essere loro, i clienti, a decidere quando è meglio indossare comunque la mascherina.

E per fare shopping?

La regola dei supermercati spiegata nella risposta precedente, sia nei negozi che nei centri commerciali: nessun obbligo, ma una raccomandazione in caso di rischio percepito.

La mascherina è obbligatoria sui posti di lavoro?

In generale no, l’obbligo decade per tutti i lavoratori a eccezione di chi lavora nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (Rsa), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti. Resta la sola raccomandazione a “indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico”. Attenzione però: le aziende private possono decidere in autonomia se trasformare la raccomandazione in obbligo ancora fino al 15 giugno. Per quanto riguarda il settore pubblico una circolare del ministro della Pa Renato Brunetta dettaglia tutte le situazioni in cui è raccomandato l’uso della Ffp2:

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Per entrare in ospedale serve anche il Green Pass?

Sì, chi entra nelle strutture sanitarie e sociali (dagli ospedali alle Rsa), sia come utente che come visitatore, non solo dovrà indossare sempre la mascherina fino a al 15 giugno. Ma dovrà anche mostrare il proprio Green Pass fino alla fine del 2022.

Studenti e prof devono stare ancora con la mascherina?

Sì, a scuola si continuerà a usare la mascherina fino alla fine dell’anno scolastico. Sono obbligati a rispettare la misura sia gli alunni dai 6 anni in su, che i docenti, che il personale scolastico e anche gli esterni (genitori, fornitori, cuochi) nel momento in cui accedono all’interno degli edifici scolastici.

Dove bisogna avere la Ffp2?

Su “aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone; navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale; treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità; autobus e pullman di linea adibiti a servizi di trasporto tra più di due regioni; autobus e pullman adibiti a servizi di noleggio con conducente; mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale; mezzi di trasporto scolastico dedicato agli studenti di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado”. E ancora per “spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati; eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso”.

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Chi non ha l’obbligo di indossare la mascherina anche laddove è prevista?

I bambini sotto i 6 anni di età; le persone che, per la loro invalidità o patologia, non possono indossare la mascherina; gli operatori o le persone che, per assistere una persona con disabilità, non possono a loro volta indossare la mascherina (per esempio: chi debba interloquire nella L.I.S. con persona non udente).

Ci sono momenti in cui la mascherina si può togliere anche nei luoghi in cui è obbligatoria o raccomandata?

Sì: mentre si effettua l’attività sportiva; mentre si mangia o si beve, nei luoghi e negli orari in cui è consentito (ad esempio al cinema o al lavoro); mentre si balla nelle discoteche, nelle sale da ballo e nei locali assimilati; quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi.

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