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Il viaggio del premier Draghi negli Usa sarà l’occasione per “riaffermare le eccellenti relazioni e la solidità del legame transatlantico”, oltre che per fare il punto sul “coordinamento sulle misure a sostegno del popolo ucraino e di contrasto all’aggressione della Russia”. È quanto trapela da Palazzo Chigi rispetto alla missione istituzionale del presidente del Consiglio che il 10 maggio volerà a Washington per incontrare Joe Biden. Il pd Graziano Delrio, che in un’intervista a La Stampa ha criticato la corsa al riarmo e la fornitura di arsenali all’Ucraina (tra gli argomenti nell’agenda del presidente Usa ) e ha invitato Draghi “a dire a Biden che l’Italia fa la sua parte, ma vuole promuovere, come diceva Moro nel 1975, un quadro di sicurezza in cui l’Europa sia protagonista, senza delegarlo alla Nato”. Parole condivise dal leader della Lega, Matteo Salvini, che su Twitter scrive: “Biden abbassi i toni, basta guerra, Italia ed Europa siano mediatori e portatori di pace”.
La missione di Draghi in Usa, però, ha tutt’altra direzione. Il primo incontro ufficiale per il premier sarà alla Casa Bianca con il presidente degli Stati Uniti e sarà l’occasione per riaffermare la “storica amicizia e il forte partenariato tra i due Paesi”. Si parlerà soprattutto del coordinamento con gli Alleati sulle misure a sostegno del popolo ucraino. Un coordinamento – si sottolinea da Palazzo Chigi – che è costante, in continuità con i regolari contatti mantenuti anche in ambito Quint. L’incontro potrà offrire l’occasione per uno scambio di vedute sulle sfide globali di interesse comune, sui preparativi dei vertici G7 e Nato in programma a giugno; sulla cooperazione in materia di sicurezza energetica, digitale, alimentare e di cambiamento climatico.