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In questi mesi abbiamo imparato a scoprire tutte le novità (finora) arrivate su Android 13, per la sicurezza, i giochi e tanto altro. Ma ce n’è una che non ha richiamato grande attenzione, ed è l’introduzione del formato del file system Linux EROFS di Huawei, annunciato ben quattro anni fa.
Il nuovo file system (qui potete trovare un approfondimento) sarà un requisito per gli smartphone che verranno immessi sul mercato con Android 13 e permette di superare il formato EXT4 (che non supporta la compressione) attualmente usato dalla maggior parte dei produttori.
Ma cosa permetterà di ottenere il nuovo file system? EROFS (Extendable Read-Only File System) è, come dice il nome, pensato per partizioni in sola lettura e permette velocità maggiori oltre a ridurre l’overhead di memoria. Inoltre, grazie alla compressione, riduce lo spazio che queste partizioni potrebbero dover occupare, permettendo di avere immagini di aggiornamento OTA di dimensioni minori.
Ma non è finita qui. Secondo i creatori del file system, EROFS permette di ridurre anche il “tempo di avvio delle applicazioni del mondo reale fino al 22,9%, dimezzando quasi l’utilizzo dello spazio di archiviazione”, permettendo anche di battere gli standard EXT4 e F2Fs nelle applicazioni non compresse (qui sotto trovate alcuni grafici). Come detto in apertura, il nuovo file system sarà un requisito per i nuovi dispositivi con Android 13 (Pixel 7 su tutti, ma OPPO e Xiaomi lo stanno già utilizzando), mentre le partizioni dei dati utente sulla maggior parte dei telefoni continueranno presumibilmente a essere EXT4 o F2FS.