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Macramè, perché fa bene l’arte dell’intreccio

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Vuoi dare un tocco boho chic alla tua casa? Considera l’arte dell’intreccio. Rilassa, sviluppa la creatività e ti fa annodare tante nuove amicizie sui social

Certe arti non finiscono. Fanno un lungo giro e poi ritornano, più giovani di sempre. È così per l’arte del macramè, un’evoluzione dei nodi marinari, arrivata in Europa secoli fa dal mondo arabo.

Non servono ferri per farlo, bastano le mani e un filo da annodare. Quello che impazza fra le millenials e le giovanissime però non ha molto a che vedere con i pizzi della nonna.

«È sufficiente conoscere anche un solo nodo per realizzare qualcosa di straordinario», sancisce la svedese Fanny Zedenius, che con 97mila follower su Instagram (@createaholic), è diventata la guru del nuovo macramè. Utilizza per lo più filati molto grossi per fare oggetti di design. In poco tempo riesce a creare portavasi, lampade, cuscini, ma anche pouf e arazzi.

«Sono sempre stata creativa, ma quando mi sono imbattuta in questa tecnica, me ne sono innamorata perdutamente. Perché non richiede nessuno strumento e non è necessario contare i punti come nella maglia o nell’uncinetto. E mentre le mani intrecciano, la mente è libera di vagare».

Anche in Italia le appassionate non mancano, da sole o riunite in community, usano i nodi per liberare la loro creatività e magari vendere qualcosa su Instagram o su Etsy. «Si possono usare filati di ogni tipo: cotone, ma anche canapa, iuta, o corda. Per l’home decor i migliori sono quelli da 3 o 5 millimetri. Ti permettono di creare oggetti che si integrano con ogni tipo di arredamento, dando un tocco boho chic (un mix di stili etnico-country-hippy) agli ambienti», conferma Vittoria Zucconi (@the.pumpknits).

Imparare i nodi di base non è difficile, esistono parecchi libri e tutorial su Youtube. Sono molto chiari quelli della più grossa community italiana Nodo su Nodo. «È un punto di riferimento che ti permette di avere sempre qualcuno disposto ad aiutarti se hai dei dubbi, ma anche di scambiare idee e iniziative», racconta Marta Gazzotti (@italian_macramè), una delle fondatrici della community. «Abbiamo un sito (nodosunodomacrame.com) e una pagina Instagram molto attiva. Organizziamo contest e attività benefiche, vendendo a prezzi simbolici oggetti in macramè per finanziare organizzazioni no profit. Attualmente il sostegno va a Riot Dog Onlus un rifugio/casa  famiglia per cani, situata sulle colline bolognesi».

Il portalampada contemporaneo

Un cordone essenziale in tenui colori pastello avvolge il filo di questa lampada a led stile Edison, che si sposa bene con il supporto in legno. Less is more come dice Justyna Michel, instagrammer di @ciao_macramè che l’ha realizzato.

Questo lavoro si basa su un singolo nodo, uno dei più usati in questa tecnica e cioè il mezzo nodo piatto, che forma una spirale se realizzato sempre dallo stesso lato, spingendo il cordone ad avvolgersi su sé stesso. Per imparare puoi guardare su youtube il tutorial sul canale di Daniela E. Ambrosini, che ti mostra passo passo come fare.

Il portavaso elegante

Il portavaso è stato creato da Vittoria Zucconi di @the.pumpknits con un filato in cotone nei toni della terra. È molto essenziale, ma ha un punto focale che non passa inosservato: l’alamaro realizzato con un nodo Picot. Sembra complicatissimo ma in realtà anche questo si basa su una serie di nodi piatti collegati fra di loro. È molto decorativo ed è usato nel macramè per creare textures o figure.

Non è difficile da realizzare ma fa una gran scena. Puoi capire come farlo sul canale youtube della community Macramè Italia Nodo su Nodo, contiene tutorial brevi ma efficacissimi.

Il cactus per principianti

Se ancora non sai fare nemmeno un nodo ma vuoi impratichirti con la manualità, il cactus di Isabeau barrack (@isabeau_macrame) è l’ideale. Fai pratica e intanto crei un bell’oggetto di home decor. Si realizza la forma con un filo di ferro, lo si avvolge con una corda di iuta lasciata un po’ lenta. Poi si avvolge stretto attorno il filo in cotone color verde militare.

Per simulare le spine ogni 2-3 centimetri si estrae un pezzetto di iuta. I fiori sono dei cordoncini di cotone rosso, lunghi pochi centimetri. Si fermano avvolgendoli in mezzo al filo verde.

Macramè, comincia da qui

Se vuoi farti un’idea delle potenzialità del macramè e imparare le basi, nel libro Macramè di Fanny Zedenius (Il Castello editore, 20 €) trovi i consigli della più apprezzata artista del momento, Fanny Zedenius. Ti spiega molto bene i nodi di base e come abbinarli fra di loro per creare motivi originali. Poi ti guida passo passo alla realizzazione di 21 progetti diversi. Ce ne sono per tutti i gusti: dal semplice portavaso all’arazzo più glam.

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