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Pianello di Ostra (Ancona) – “Non oggi … oggi non parlo”. Non è giornata per il presidente della Marche, Francesco Acquaroli. All’uscita dal campo sportivo di Pianello dove si sono appena conclusi i funerali di Andrea e Giuseppe Tisba, padre e figlio, Diego Chiappetti e Ferdinando Olivi (quattro delle undici vittime accertate dell’esondazione, altre due sono ancora disperse), il governatore evita di parlare. Acquaroli ha seguito l’intera cerimonia attorniato dai vertici delle forze dell’ordine e a pochi passi dai familiari delle vittime, con i quali tuttavia non ha praticamente avuto contatti. Nessun intervento pubblico, non una parola di cordoglio, nulla. Niente strette di mano, nessun cittadino che si sia avvicinato per salutarlo, tra il governatore e la cittadinanza il clima che si avvertiva era di gelo. E d’altra parte per capire che da queste parti qualche appunto viene fatto alla Protezione civile, basta parlare con le persone: “Una telefonata, bastava che qualcuno facesse una telefonata per avvertire. La roba probabilmente l’avremmo comunque persa, ma almeno non avremmo avuto i morti”, dice una signora che con la moglie è venuto a dare l’ultimo saluto a “Peppe” come tutti chiamavano Giuseppe Tisba.
La bacchettata del vescovo
Una bacchettata alle autorità è arrivata anche durante l’omelia del vescovo di Senigallia, Franco Manenti: “Affidatevi a Gesù perché lui salva le vite. Io qui di gente che salva le vite non ne vedo”. Il vescovo ha lodato il lavoro dei volontari, per poi incalzare gli enti locali: “Vi riferisco le parole di chi ha perso un familiare, la casa o l’azienda. C’è una precisa richiesta che arriva dal territorio ed è rivolta agli amministratori di ogni livello perché finalmente intraprendano un’incisiva e tempestiva azione di messa in sicurezza del territorio, perché non accada ancora che l’acqua, bene prezioso e fonte di vita, porti morte e devastazione nelle nostre case”.
Dal palchetto montato sul prato verde e dal quale sono stati tenuti lontani telecamere e giornalisti, hanno poi parlato i compagni di squadra di Andrea e la sua giovane fidanzata: “Ti ho fatto attendere tante volte, ma adesso sono io ad aspettare te e non dovrai avere fretta, perché io ti aspetterò per sempre”, ha detto Emma. Al funerale erano presenti circa duemila persone. Attorno ai familiari si sono stretti che amici e i conoscenti, ma anche tante persone arrivate da altre città per testimoniare solidarietà e affetto.
L’attacco ai politici
L’ultima stoccata a conclusione della cerimonia funebre ad opera di Pierluigi Allegrezza Giulietti, frate francescano di Montefiorentino, ma originario di Ostra. “Come questa comunità può rinascere? Ognuno deve fare la sua parte, i volontari la stanno facendo, così come le persone che vivono qui, adesso serve anche che le istituzioni la facciamo. Non serve la politica o l’ideologia, ma serve la coscienza. I nostri politici devono tirare fuori la coscienza”.