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Al Meni a Rimini: sotto il tendone di Massimo Bottura i sapori della cucina meticcia

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RIMINI – Il tendone di Al Meni è tornato sul lungomare di Rimini. Il grande circo dei sapori ideato da Massimo Bottura, dopo due anni di pandemia che lo hanno visto confinato nel centro storico, ha riconquistato l’affaccio sul mare, la sua collocazione naturale, lì dove il cibo diventa dialogo fra terra e acqua. Un dettaglio non irrilevante, visto che l’edizione di quest’anno – la nona – celebra proprio il mare, il Mediterraneo, come bacino di accoglienza e di scambi: fra isole e popoli, facendo nascere connubi e intrecci di sapori grazie ai talenti della cucina italiana e internazionale che proprio ad Al Meni trovano una vetrina importante e gioiosa.

La seconda e ultima giornata di questo salone a cielo aperto del cibo si apre con un picnic, anzi, un déjeneur sur l’herbe, nei giardini del Grand Hotel di Rimini, a segnare undialogo costante con la città che ospita la manifestazione: a firmare i piatti proposti sono il padrone di casa, lo chef dell’Hotel Claudio Di Bernardo, e il maestro di pasticceria Roberto Rinaldini.

I luoghi del cibo sono però tanti, quante sono le sue declinazioni. Il cuore dell’iniziativa è naturalmente il tendone del ” Circo 8 e mezzo dei sapori”, con i cooking show di 24 professionisti italiani e internazionali chiamati a esibirsi nella cucina a vista. Slow Food, nel proprio tendone orientale, ospiterà laboratori, assaggi, dialoghi a più voci con chef e produttori di eccellenze locali da preservare e far conoscere. Prodotti che troveranno una vetrina nel mercato dei prodotti di eccellenza, dal Parmigiano ai salumi di Mora romagnola, dal pane dell’Appennino al miele e lo zafferano nostrani.

E poi tanto street food, in chiavegourmet, nella rotonda di piazzale Fellini: all’opera gli chef dell’osteria Francescana, della Franceschetta, di Marè e del Pilastrino, con la novità del Tortellante, il laboratorio modenese di pasta fresca dove la visione di Massimo Bottura si intreccia con l’inclusione.

E poi spazio a tante realtà romagnole, senza dimenticare l’essenziale apporto dei pescatori riminesi, protagonisti coi loro fritti. Il tutto da accompagnare con ottimi calici, come quelli ben rappresentati nella Strada dei vini e deisapori dei colli di Rimini, oppure con la Birra Amarcord che festeggia il suo 25esimo anniversario. E poiché Al Meni nasce come incontro “di cuori e mani”, fra tanto cibo non può mancare uno spazio dedicato all’artigianato e alla creatività, che prende il nome di Matrioska.

Dopo tanti sapori che appagano il palato, nella domenica a Rimini ci sono occasioni anche per nutrire l’anima. Si chiude oggi infatti “Mare di libri”, il Festival dei ragazzi che leggono, che vede ospite Lella Costa, alle 21 sul palco del teatro degli Atti, in un incontro sul tema della pace, prima della festa di chiusura; mentre il Fulgor accoglie da pochi giorni e per tutta l’estate “Federico Fellini dietro le quinte”, una mostra fotografica di Patrizia Mannajuolo dal set de “La città delle donne”, con un Fellini spontaneo e genuino.

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