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BOLOGNA – «Pronto, qui è l’Alma Mater, ci siamo accorti che da un annetto lei non dà esami, possiamo fare qualcosa per lei? Serve aiuto? Uno psicologo? Ripetizioni? Un tutor che la supporti nel metodo di studio?». Licenze giornalistiche a parte, potrebbe essere più o meno questo il tono della telefonata che gli studenti dell’università di Bologna in difficoltà, ovvero con blocchi nel percorso, riceveranno da gennaio.