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Era il 16 novembre 1992 ed Eric Lawes, giardiniere inglese in pensione e cacciatore di metalli per diletto, stava provando a recuperare un martello in mezzo ai campi con il suo metal detector, non lontano da Hoxne, nel Suffolk. Trovò molto di più: un tesoro di oltre 14mila monete d’oro, d’argento e bronzo di epoca tardo romana – il più ricco mai scoperto nel territorio dell’antico impero – argenteria e gioielli.
Lawes visse un breve momento di celebrità: fece qualche gradito viaggio nella capitale e incontrò persino l’allora principe Carlo. Apprezzò molto anche la somma che il British Museum gli pagò per i preziosi: 1,75 milioni di sterline, pari a quasi 4 milioni di oggi. Lui divise a metà col proprietario del terreno dove era sepolto il tesoro, anche se per legge non era obbligato. Oggi la parte più pregevole del bottino è esposta in modo permanente a Londra