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“Noi, il popolo degli Stati Uniti, al fine di perfezionare la nostra Unione…”. Il 17 settembre 1787, a Filadelfia, i 39 delegati della Convenzione firmarono la Costituzione americana. Per l’occasione fu usato lo stesso calamaio d’argento che undici anni prima era servito per la dichiarazione d’indipendenza. Il 17 settembre 1978, dopo dodici giorni di trattative segrete nella residenza di campagna dei presidenti americani, furono siglati gli accordi di Camp David, che condussero al successivo trattato di pace israelo-egiziano. Sadat e Begin, con la mediazione di Carter, archiviavano un’ostilità che durava dal 1948. L’accordo, tra l’altro, prevedeva il riconoscimento reciproco dei due Stati e il ritiro dei soldati israeliani dal Sinai. L’Egitto era il primo Paese arabo a riconoscere Israele. Per questo i due leader vinsero il Nobel per la Pace congiunto. Ma gli altri Paesi arabi non la presero bene: l’Egitto fu sospeso dalla Lega araba fino al 1989. E Sadat pagò con la vita: gli accordi furono uno dei motivi del suo assassinio nel 1981.