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«Le parole crociate sono come le persone: si arriva sempre alla fine», scriveva Graham Greene ne Il nostro agente all’Avana. Il lecchese Giuseppe Airoldi aveva già inventato qualcosa di simile alla fine dell’Ottocento, ma nel mondo si tende a considerare il primo cruciverba quello che apparve il 21 dicembre 1913 sul New York World, opera del britannico Arthur Wynne. Si chiamava “Word-Cross Puzzle” ed era leggermente diverso dagli schemi a cui siamo abituati oggi: aveva forma romboidale, vuoto al centro e senza caselle nere. Inoltre, le definizioni non erano divise in verticali e orizzontali.
Le parole crociate furono subito un successo e si diffusero presto sugli altri giornali americani e non solo. Nel 1924 la casa editrice Simon & Schuster – pare su suggerimento della zia di uno dei fondatori, Richard Simon – pubblicò (con iniziale scetticismo) il primo libro di parole crociate. Il volume usciva con una matita incorporata: fu un trionfo immediato. I cruciverba sono ancora oggi molto amati, presenza costante sulle riviste di enigmistica e spesso anche sui quotidiani, insieme ad altri giochi enigmistici.