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Il 22 novembre 1990 Margaret Thatcher annunciò le sue dimissioni da primo ministro e da leader dei conservatori. Nella sfida per la guida del partito, per appena quattro voti, non aveva ottenuto la maggioranza del 15 per cento sullo sfidante Heseltine, il minimo richiesto per la riconferma immediata. Quando perse anche il sostegno del suo gabinetto, decise per il passo indietro.
Qualcuno lo definì “un raro colpo di stato al vertice della politica britannica”. Classe 1925, la “Lady di ferro” era rimasta al potere nel Regno Unito per oltre undici anni. La prima donna e di certo una delle figure più divisive ad aver occupato l’ufficio di primo ministro. Tant’è che fa ancora litigare dopo la morte: recentemente (un paio di mesi dopo essersi insediato) il premier laburista Keir Starmer ha deciso di eliminare il ritratto di Thatcher appeso a Downing street, causando le ire dei conservatori.