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Il 25 novembre 1835, in una modesta famiglia di tessitori scozzesi, nasceva Andrew Carnegie. Ancora ragazzo emigrò con i genitori negli States, dove fece fortuna nell’industria dell’acciaio. Diventò l’uomo più ricco del suo tempo ed elaborò una sua personale visione del capitalismo (e dei rapporti tra le classi).
Nel libro Il Vangelo della ricchezza, il magnate spiegò che sono i più abbienti a dover redistribuire le proprie fortune, finanziando progetti utili alla società. Qualcuno lo accusò di volersi “lavare la coscienza” per le condizioni in cui lavoravano gli operai delle sue acciaierie. Comunque, restò fedele al suo ideale: negli ultimi anni della vita diede via quasi tutti i suoi averi in progetti filantropici. Tra i più famosi ci sono il Palazzo della Pace dell’Aia e la Carnegie Hall di New York.