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Nella storia dell’informazione il nome di Joseph Pulitzer è legato alla nascita della stampa scandalistica in America. L’editore d’origine ungherese, con il suo New York World, a forza di gareggiare con Hearst (che pubblicava il concorrente New York Journal) aveva un po’ ceduto al sensazionalismo.
La donazione alla Columbia
Probabilmente proprio per farsi perdonare questo “peccato originale”, il 17 agosto 1903, Pulitzer donò un milione di dollari all’università Columbia per creare una scuola di giornalismo. Era solo l’inizio: nel proprio testamento lasciò all’ateneo altri due milioni, così nacque il famoso premio che ancora oggi porta il suo nome.
Lo scandalo Lewinsky: il sexgate di Clinton
Tra i molti vincitori c’è stata anche Maureen Dowd, opinionista del New York Times, che nel 1999 conquistò l’ambito riconoscimento grazie ai suoi articoli sullo scandalo Lewinsky (o “sexgate”). Il 17 agosto 1998 il presidente Bill Clinton ammise, nel corso di una deposizione registrata davanti al Gran giurì, di aver avuto una “relazione fisica inappropriata” con l’ex stagista della Casa Bianca Monica Lewinsky. Quella sera stessa fece mea culpa in diretta tv davanti alla nazione. La strada verso l’impeachment – con l’accusa di spergiuro e intralcio alla giustizia – era segnata (ma alla fine il presidente si salvò).