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Assistenza sanitaria pubblica, aumentano le prestazioni e vengono riconosciute 110 malattie rare. Una rivoluzione attesa da sei anni

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Aumenta il numero delle prestazioni sanitarie che tutte le Regioni sono tenute a garantire, gratuitamente o dietro il pagamento di un ticket, ai loro cittadini. Dopo anni vengono aggiornati i Lea, cioè i Livelli essenziali di assistenza, il minimo comun denominatore del sistema sanitario. Dal 2024, hanno previsto il ministero alla Salute e le Regioni nel Dm Tariffe, ai cittadini saranno passate prestazioni come la procreazione medicalmente assistita (oggi disponibile gratuitamente solo in poche zone), l’adroterapia (una forma di radioterapia), l’enteroscopia con microcamera ingeribile, la radioterapia stereotassica. Inoltre sono inserite nuove malattie rare e una serie di dispositivi medici tecnologici.

Da anni si cercava di chiudere un accordo con le Regioni, per le quali i nuovi Lea significano un aumento di spesa. Il tutto avviene in un periodo difficile dal punto di vista dei finanziamenti e anche delle liste di attesa. Dovranno essere date indicazioni sulle coperture economiche e andranno riviste, da qui a fine anno, le tariffe delle prestazioni. “C’è un tavolo di monitoraggio del Mef, che lavorerà da qui a fine anno per trovare eventuali ulteriori risorse che dovessero essere necessarie, oltre ai 400 milioni già disponibili”, ha spiegato il ministro Orazio Schillaci. “Ora vediamo se introdurre nuove prestazioni, la medicina è in continua evoluzione, si aspettava questa norma da 6 anni, cioè troppo tempo”. Schillaci aggiunge che si tratta di “un giorno importante, siamo in questa posizione da 6 mesi, siamo riusciti a sbloccare i Lea. È un segnale fortissimo che va nella direzione di sbloccare le diseguaglianze e si dà diritto a tutti di accedere alle nuove prestazioni”.

Mascherine in ospedale, solo nei reparti con pazienti a rischio

Il ministro alla Salute ha parlato anche dell’imminente decisione sulle mascherine in ospedale, che fino al 30 aprile sono obbligatorie. “Andiamo verso un allentamento dell’uso delle mascherine in ospedale. Domani ci sarà una riunione e decideremo, ma si va verso un allentamento. Le mascherine si manterranno probabilmente nei reparti per i pazienti a rischio e immunodepressi”.

Le novità nel campo della specialistica ambulatoriale

Entrano nei Lea tutte le prestazioni di Pma, procreazione medicalmente assistita. Inoltre viene rivisto l’elenco delle prestazioni di genetica legate alla diagnosi e alla cura di una lunga serie di malattie. Infine, vengono passate l’adroterapia contro il cancro e la radioterapia stereotassica e anche una tecnologia recente come l’enteroscopia con microcamera ingeribile, che rende meno invasivi gli esami del tratto gastro intestinale.

Riconosciute nuove malattie rare

Vengono inserite 110 nuove malattie rare, come la sarcoidosi, la sclerosi sistemica progressiva, la miastenia grave, le sindromi da neoplasie endocrine multiple, gli iperinsulinismi congeniti, le malattie perossisomiali, le sindromi da deficit congenito di creatina, le piastrinopatie autoimmuni primarie croniche.

Le protesi moderne

Si potranno prescrivere ausili informatici e di comunicazione, come i comunicatori oculari e le tastiere per persone con gravissime disabilità, gli apparecchi acustici a tecnologia digitale, le attrezzature domotiche, nonché barelle adattate per la doccia, scooter a quattro ruote, carrozzine con sistema di verticalizzazioni o per grandi e complesse disabilità, sollevatori fissi e per vasca da bagno e così via. Saranno passati anche gli arti artificiali a tecnologia avanzata.

Vaccini gratuiti

Aumenta il numero delle vaccinazioni gratuite, per le quali non sono previsti nemmeno i ticket. Si tratta di meningococco B, rotavirus e varicella nei nuovi nati, Hpv nei maschi undicenni, meningococco tetravalente Acwy135 e richiamo anti-polio con Ipv negli adolescenti. Inoltre sarà passato il vaccino contro lo pneumococco e lo zoster negli over 65.

Crescono le malattie considerate croniche

Ci sono sei nuove patologie croniche che diventano esenti: la sindrome da talidomide, l’osteomielite cronica, le patologie renali croniche, il  rene policistico autosomico dominante, l’endometriosi negli stadi clinici “moderato” e “grave”, la broncopneumopatia cronico ostruttiva negli stadi clinici “moderato”, “grave” e “molto grave”. Diventano croniche, da rare che erano considerate la celiachia, la sindrome di Down, la sindrome di Klinefelter, le connettiviti indifferenziate. Anche l’endometriosi entra nell’elenco delle patologie croniche ed invalidanti, negli stadi clinici “moderato” e “grave”. In questo caso si stimano circa 300.000 esenzioni.

Gli screening neonatali

Agli altri screening già previsti per i neonati si aggiungono quelli per la sordità e la cataratta congenita. Lo screening per le malattie metaboliche ereditarie è esteso a tutti i bambini.

L’autismo

Il nuovo schema di decreto recepisce la legge n. 134 del 2015, dove si prevede l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza per la diagnosi precoce, la cura e il trattamento individualizzato dei disturbi dello spettro autistico. Dal punto di vista della qualità dell’assistenza è previsto nel percorso di diagnosi, cura e trattamento l’impiego di metodi e strumenti basati sulle più avanzate evidenze scientifiche disponibili. Viene poi promosso il reinserimento e l’integrazione del minore nella vita sociale mediante il raccordo dell’assistenza sanitaria con le istituzioni scolastiche e attraverso interventi sulla rete sociale formale ed informale. Infine si presta attenzione alla partecipazione attiva della famiglia, con interventi di sostegno, formazione ed orientamento ad essa dedicati e coinvolgimento attivo nel percorso terapeutico.

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