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Assunta come bidella 37 anni dopo la domanda: “Quando me lo hanno detto non ci potevo credere”

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Dopo 37 anni di attesa, Marcella Primiceri, 58 anni, di Mesagne, è stata richiamata per lavorare finalmente nella sua città. Risale al 1985 la sua domanda per diventare collaboratrice scolastica tramite un bando ministeriale. Non ha mai ricevuto risposta. Così nove anni fa per necessità economiche ed opportunità di lavoro, si è trasferita in Germania dopo aver lavorato in Salento come bracciante agricola. La scelta è ricaduta su Lippstadt, una piccola città che conta circa 65mila abitanti a 70 chilometri da Dortmund.

“Qui ho svolto diversi mansioni. Appena arrivata ho lavorato nella ristorazione con datori di lavoro italiani. Non conoscendo la lingua, gli altri non mi prendevano”. La partenza verso il confine tedesco ha lasciato  alle spalle la possibilità di costruire la propria vita dove è nata e cresciuta. Marcella lavora per 11 anni in Germania e la ristorazione è solo il punto di partenza di una lunga trafila: “Ho lavorato con le imprese di pulizia, poi in una clinica sempre per le pulizie, alla lavanderia industriale, in ospedale e prima di rientrare a Mesagne lavoravo in una fabbrica dove si producevano fari per macchine”. 

In Germania riscopre  nuovi  abitudini e appuntamenti con la quotidianità, ben distanti dalla vita che faceva a Mesagne: Marcella ha fatto di tutto pur di garantire un sostegno economico alla sua famiglia. Funzionale ed efficiente: erano i termini che trattenevano Marcella in Germania: “Il lavoro  non mancava e c’era anche mia sorella lì, che vive ormai da 42 anni. Le uniche pecche erano il clima e il tenore di vita .Mi spiego meglio: non c’erano momenti di collettività,  solo casa e lavoro, perché dopo le 18 in strada non vedevi nessuno, i negozi di abbigliamento erano chiusi e restavano aperti solo quelli di prima necessità”.

Poi una chiamata nel marzo 2022 ha svoltato la sua vita: “Quando mi hanno contattata non ci potevo credere” racconta Macella. Lo scorrimento delle graduatorie aveva raggiunto il suo nome. Ha accettato la posizione ed è stata arruolata finalmente come collaboratrice scolastica, dopo 37 anni d’attesa, all’istituto alberghiero Sandro Pertini di Brindisi.

“Il sindacato” racconta nel dettaglio Marcella “mi ha spiegato che l’ufficio scolastico non chiama più i candidati per assegnare le supplenze. Bisogna controllare sempre le graduatorie. Ma quell’elenco in cui ero inserita non veniva quasi considerato anche perché nel 2008 ci fu un blocco delle assunzioni”. E’ dal 2013 che la graduatoria invece ha ripreso a scorrere ma Marcella non lo sapeva. Sono state le sue amiche  a scoprire il suo nome nella lista e  l’hanno contattata.  “Ho subito telefonato al sindacato – specifica Marcella – e mi hanno confermato che se mi fossi presentata il giorno delle convocazioni mi avrebbero assegnato una supplenza annuale come collaboratrice. Non ci ho pensato due volte e subito sono tornata in Italia. Ho resistito in questi anni: anche se nel mio cuore volevo rientrare in Italia, sapevo che non c’era una sicurezza economica. Invece lì sì. Adesso c’è mio figlio grande in Germania con la moglie e due bambini, il piccolo lavora in Italia”.

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