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Autovelox, la ‘vittoria’ di Fleximan: in Veneto via i dispositivi non conformi al decreto Salvini

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Nelle prossime settimane, in Veneto più di un sindaco sarà costretto a rinunciare agli autovelox –finiti nel mirino dell’ormai noto Fleximan – che erano stati installati lungo le arterie di propria competenza. L’ultimo decreto Salvini in tema di autovelox, a quattro mesi dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, prevede infatti il taglio di tutti quei dispositivi per il controllo della velocità non conformi alle nuove regole.

Addio autovelox, record di multe

Di sicuro uno dei primi autovelox a spegnersi sarà quello di Villa del Conte, lungo la provinciale 46. In quel tratto sono presenti, a distanza di meno di un chilometro due dispositivi e, uno di questi, passato alla storia per avere sfornato nel 2023 oltre 4.750 multe, era stato segato a gennaio scorso per poi tornare in funzione dopo poche settimane. Qui l’autore del danneggiamento aveva lasciato anche un biglietto: «Fleximan sta arrivando», interpretato come la prima rivendicazione del giustiziere dei velox che in Veneto, in circa un anno, ha mandato fuori uso ben 15 dispositivi, la maggior parte collocati lungo le strade polesane.

La decisione del Prefetto

Secondo il nuovo decreto, le strade su cui gli autovelox potranno essere utilizzati dovranno essere individuati con un provvedimento del prefetto e segnalati almeno un chilometro prima fuori dei centri abitati. Inoltre viene fissata per la prima volta la distanza minima che deve intercorrere tra un dispositivo e l’altro (progressiva per tipo di strada) in modo da evitarne la proliferazione.

I limiti da rispettare

Ancora: non si possono utilizzare autovelox dove esiste un limite di velocitàeccessivamente ridotto: inferiore a 50 chilometri l’ora, nelle strade urbane; per le extraurbane solo nel caso in cui il limite di velocità imposto non sia ridotto di più di 20 km rispetto a quello previsto dal codice per quel tipo di strada (se il limite è di 110 km/h, il dispositivo può essere utilizzato solo se il limite è fissato ad almeno 90 km/h ma non per limiti inferiori). Infine il decreto precisa che l’utilizzo di dispositivi a bordo di un veicolo in movimento è consentito solo se c’è la contestazione immediata, altrimenti dovranno essere scelte postazioni fisse o mobili, debitamente visibili.

 

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