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ROMA – Su entrambi i balconi del condominio più bizzoso della politica italiana, quello del Terzo Polo, stamattina si sospirava così: “Ah, chissà quanto dura”. Perché la tregua notturna siglata da Matteo Renzi e Carlo Calenda, vaghissima sulle elezioni Europee in calendario fra un anno, poggia in realtà su un unico architrave, bombardato da tutti e due i lati per un mese e mezzo.