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Beppe Grillo difende JJ4: “Non è giusto uccidere un orso che ha fatto l’orso”

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“È giusto uccidere un orso che ha fatto l’orso? È civiltà? È giustizia questa?”. A domandarlo è Beppe Grillo che sul suo blog – recentemente rinnovato con un home più ariosa, pulita e ridisegnata – ha rilanciato il post dell’ex M5S Paolo Bernini in difesa dell’orsa JJ4, che il 5 aprile ha attaccato e ucciso il runner trentino Andrea Papi nei boschi sopra Caldes, in Val di Sole. L’orsa è stata catturata la scorsa notte a pochi chilometri dal luogo dell’aggressione mentre si aggirava nel bosco seguita dai suoi cuccioli. “Mamma orsa è stata catturata, i suoi cuccioli, alla mercé del bosco e dei bracconieri, sono destinati a morire. È civiltà questa?”, prosegue Bernini nel post pubblicato sul blog del fondatore del Movimento 5 Stelle.

“Gli orsi del Trentino – prosegue l’ex pentastellato – appartengono al Patrimonio indisponibile dello Stato, come tutta la fauna selvatica, e non al presidente della Provincia Maurizio Fugatti, che ha incassato un’altra sberla dal Tar, dato che quest’ultimo gli ha rammentato che non può utilizzare lo strumento di un’ordinanza contingibile e urgente per riparare a quanto la Provincia non ha fatto fino ad ora”.

Del resto, prosegue Bernini sul blog di Grillo, “anche la Corte costituzionale si è pronunciata chiaramente con la sentenza del 16 luglio 2019, che ribadisce che la competenza in materia di fauna selvatica, e per giunta particolarmente protetta, spetta proprio allo Stato. E non è un accordo interregionale come il Pacobace, che il presidente della Provincia usa ed interpreta a suo piacimento, ad essere prevalente sulla normativa vigente che invece offre tutti gli strumenti necessari, in accordo con gli organi tecnico scientifici dello Stato e del ministero dell’Ambiente, per garantire contestualmente tanto la tutela degli orsi quanto specifiche attività per la diffusione di informazioni sui comportamenti da adottare per prevenire incidenti e preservare anche l’incolumità pubblica”.

“La famiglia di Andrea Papi, cui esprimiamo le più sincere condoglianze, è l’ennesima vittima – si sottolinea – di una politica miope e attenta solo ad interessi di potere, e ha giustamente presentato una denuncia contro gli organi che non hanno ottemperato ai loro compiti. Auspichiamo che quindi la magistratura inchiodi tutti alle reciproche responsabilità e metta a nudo le omissioni, le bugie e le incompetenze”. Quindi, si conclude nel post, “la strada della pacificazione tra uomo e Natura è ancora lunga e l’obiettivo non si raggiungerà di certo esercitando la vendetta contro una mamma orsa solo per l’insipienza e irragionevolezza umane”.

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