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Bimba muore investita nel parcheggio di un ospedale a Torino: era con la mamma

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È morta Esmeralda Salkanovic. La bambina di due anni, origini rom, era stata investita lunedì alle 14.50 da una operatrice sociosanitaria di 57 anni che stava uscendo dal parcheggio dell’ospedale San Giovanni Bosco al volante della sua Cinquecento L .

La bimba è sbucata da dietro il camper dei Salkanovic: la madre Cristina e il padre Luca si erano accampati da giorni di fronte al pronto soccorso per stare vicini al fratello della madre, ricoverato per dei problemi al cuore.

Dopo l’investimento il padre ha preso in braccio la piccola e l’ha accompagnata all’interno dell’ospedale. Poi il trasferimento in prognosi riservata Regina Margherita. Ma la bambina non ce l’ha fatta: è morta intorno a mezzogiorno di martedì.

Sul luogo dell’investimento sono intervenuti subito i carabinieri, i vigili urbani diretti da Roberto Mangiardi che indagano sulla dinamica dell’incidente mortale.

La madre Cristina insieme ad alcuni parenti si sono scagliati contro l’investitrice, hanno sfilato le chiavi dal cruscotto nel timore che la donna di allontanasse.

A causa dello spavento la cinquantasettenne ha accusato un malore ed è stata curata alle Molinette. Sul luogo dell’incidente la tensione è salita, fin quando non sono intervenute le forze dell’ordine.

L’aggressione al fotografo

Anche martedì, davanti al pronto soccorso pediatrico Regina Margherita, si è radunata una folla di circa 50 esponenti della comunità rom, che sono stati sorvegliati dalla Digos e dagli agenti del commissariato Barriera Nizza. In un attimo, intorno alle 13, si è consumata l’aggressione al fotografo della Stampa Maurizio Bosio.

Il fotogiornalista in mattinata era andato dal padre Luca a chiedere se volesse rilasciare dichiarazioni. L’uomo ha declinato. Poi, quando ha saputo della morte di Esmeralda, Bosio si è rifatto avanti.

«Ero senza macchina fotografica, volevo solo fargli le condoglianze», assicura il fotografo, che è stato afferrato per il bavero della camicia dal padre di Esmeralda e poi colpito a pugni sul viso da tre parenti.

Bosio è stato visitato al Cto, dove gli hanno riscontrato la frattura del setto nasale, e l’hanno dimesso con 14 giorni di prognosi. «Sono i rischi del mestiere — taglia corto Bosio — Mi hanno aggredito perché qualcuno ha scritto che la madre stava facendo l’elemosina, ma io che c’entro?».

Il cordoglio del sindaco di Torino.

“Oggi una bambina di due anni ha perso la vita, strappata all’affetto dei suoi genitori e da padre, prima ancora che da Sindaco, questa è l’unica cosa cui riesco a pensare – afferma il sindaco Stefano Lo Russo – La Città di Torino si stringe ai familiari della piccola in questa drammatica circostanza”.

 

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