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Alla fine, è spuntato anche il documento. Dagospia torna sul caso Boccia e pubblica l’atto di nomina dell’imprenditrice di Pompei controfirmato dall’allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
“La dott.ssa Maria Rosaria Boccia – si legge nel decreto – è chiamata a collaborare con il ministro in qualità di Consigliere per i grandi eventi. Nell’ambito di tale incarico la dott.ssa Maria Rosaria Boccia collaborerà altresì con l’ufficio stampa e con gli altri uffici di diretta collaborazione del Ministro, con riferimento, in particolare, al settore dei grandi eventi”. Il ruolo, specifica il documento, sarebbe stato ricoperto “a titolo gratuito”.
L’atto formale dimostrerebbe, inequivocabilmente, che l’ex ministro sia arrivato quantomeno a firmare la nomina dell’influencer campana prima di bloccare la formalizzazione dell’incarico. In verità, Sangiuliano, in una discussa intervista al Tg1 del 4 settembre, aveva già ammesso di aver avviato l’iter: “Dopo aver riscontrato delle doti organizzative l’ho nominato a titolo gratuito consigliere. Dal rapporto d’amicizia è poi diventata una relazione sentimentale, ho portato avanti il discorso della nomina. Ma mi sono consultato con alcuni amici e mi hanno detto che poteva esserci un conflitto di interessi, anche senza giurisprudenza in merito”. Dunque la conclusione: “Ho mandato una mail al capo di gabinetto in cui lo invitavo a interrompere il percorso di nomina”.
Due giorni dopo, il 6 settembre 2024, Gennaro Sangiuliano ha lasciato il ministero della Cultura, diventando il primo ministro dimissionario del governo Meloni.