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Nel centrosinistra è già partito il gioco dei veti e dei contro veti sulla questione delle alleanze. Carlo Calenda ha già detto che non è disposto a correre con il centrosinistra se all’interno della coalizione dovessero entrare anche quei partiti che il leader di Azione ha chiamato senza usare mezzi termini “frattaglie di sinistra“. Il riferimento è a Europa Verde e Sinistra Italiana. Partiti che recentemente hanno avviato un progetto politico alla conquista dell’elettorato rosso-verde. Il portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, parla di alleanze e clima e risponde anche a Calenda: “Sulla questione climatica ha le stesse posizioni del centrodestra”.
Bonelli, portavoce di Europa Verde, voi invece un’alleanza con Azione la fareste?“Calenda ogni mattina trova un nemico nel centrosinistra da picconare. Noi abbiamo un’impostazione un po’ diversa: i veti andrebbero messi sui programmi, non sulle persone. In questo momento siamo chiamati a dare delle risposte. A ottobre si rischia la catastrofe sociale a causa dell’aumento dei prezzi”.
Calenda vi ha chiuso la porta chiamandovi ‘frattaglie di sinistra’. Come risponde?“Io sono nato e cresciuto in un quartiere popolare. A chi fa questo tipo di affermazioni, provenendo da una zona agiata e da una buona famiglia, rispondo che la nobiltà sta nei quartieri popolari. Sulla questione climatica Calenda ha le stesse posizioni del centrodestra. Ad oggi lo possiamo considerare il miglior alleato di Giorgia Meloni”.
Se il Pd decidesse di portare avanti la cosiddetta ‘agenda Draghi‘ sareste disposti comunque ad aderire all’alleanza?“Il governo Draghi non c’è più. Noi siamo sempre stati all’opposizione soprattutto per le politiche sul clima. Cingolani è stato il peggior nemico della transizione ecologica. Come noi anche il Pd in Europa ha votato contro l’inserimento di gas e nucleare nella tassonomia Ue e a favore del piano verde dell’Unione Europea. L’obiettivo ora è costruire un’agenda per il Paese che metta al centro la giustizia sociale e climatica”.
Come?“Non è normale che durante questo periodo Eni abbia aumentato a dismisura gli utili. Da una parte c’è chi accumula ricchezza, mentre dall’altra le imprese chiudono e le famiglie si impoveriscono. Dobbiamo costruire una politica energetica basata sulle rinnovabili, che abbia come obiettivo la diminuzione del costo dell’energia e delle bollette. Al Pd chiedo di costruire un programma insieme ad altre forze politiche senza porre alcun veto, perché è sulla base di quest’ultimo che si determina l’appartenenza ad un’alleanza”.
Secondo lei c’è spazio per ricucire lo strappo tra Pd e M5S? “Non so se sia possibile ma in questo momento è necessario costruire un’alleanza competitiva. Bisogna rispondere all’emergenza climatica in atto. E se il M5S ci sta non capisco perché dovremmo dire di no. Capisco il nervosismo per la caduta del governo, ma dall’altro lato c’è un centrodestra che si presenta compatto alle elezioni e che questi problemi non se li pone”.
Quanto vale elettoralmente il progetto politico rosso-verde avviato con Sinistra Italiana?“Ad oggi i sondaggi ci danno intorno al 4 per cento. È chiaro che si tratta di un progetto che ancora deve partire, ma credo ci siano buone possibilità di espansione”.