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Bruno Vespa e le atlete del volley: “Nere e italiane, esempio di integrazione”. E il tweet è sommerso dalle critiche

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Una valanga di critiche ha travolto Bruno Vespa per il tweet con il quale il celebre giornalista ha salutato l’oro olimpico dell’Italvolley femminile: “Straordinaria la nazionale pallavolista femminile. Complimenti a Paola Enogu (anche se il cognome corretto è Egonu, ndr) e Myriam Sylla: brave, nere, italiane. Esempio di integrazione vincente”.

Il messaggio postato su X scatena le polemiche: “Proprio non ci riesci a non sottolineare il colore della pelle?”, si legge tra i commenti. “Bruno – scrive un altro utente – ma sono nate in Italia, l’Africa l’avranno vista nel film di Checco Zalone al massimo”. E ancora: “Chiedete a Bruno Vespa di quale integrazione parla visto che le ragazze a cui si riferisce sono nate in Italia”. E c’è chi evidenzia l’errore nel nome di Egonu.

Il dibattito si accende e finisce per innestarsi in quello suscitato dalle dichiarazioni di Roberto Vannacci, che è tornato a contestare i “tratti somatici” di Paola Egonu che, dice il generale eletto a Bruxelles con la Lega, “non rappresentano la maggioranza degli italiani”.

Alla fine Vespa è costretto a tornare sul tema: “Non capisco dove nasca la polemica – afferma rispondendo all’Ansa -. Nascere in Italia non significa niente: contano la famiglia, la formazione e purtroppo anche il colore della pelle. È l’elemento più vistoso, ma non il più rilevante. I meridionali che arrivarono a Torino negli anni Cinquanta e Sessanta altro che integrazione dovettero affrontare… Figuriamoci Paola e Myriam in un paese dove il razzismo non è certo scomparso. Quelle due ragazze sono simbolo di terra e aria. E hanno fatto volare anche chi non le ama”. E sui social pubblica un nuovo post (stavolta il cognome di Egonu è corretto): “So benissimo che Paola Egonu e Myriam Sylla sono nate in Italia. Ma basta questo a salvare dalle polemiche chi nasce con la pelle nera? Anche loro purtroppo debbono integrarsi in un mondo più razzista di quanto s’immagini. E le due campionesse ci sono riuscite benissimo”, scrive sempre su X.

 

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